29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Emergenza Corno d'Africa

La Somalia ha il più alto tasso di mortalità infantile al mondo

UNICEF: «E' pari a 180 decessi ogni 1.000 bambini nati vivi. Non c'è dubbio che per un bambino la Somalia è uno dei luoghi più difficili per sopravvivere»

ROMA - Colpita da un conflitto cronico e da una siccità ricorrente, la Somalia ha ora il più alto tasso al mondo di mortalità infantile sotto i 5 anni: è questo il dato che emerge dal recentissimo rapporto «Livelli e tendenze della mortalità infantile» realizzato dall'Igme, il Gruppo delle Inter-agenzie delle Nazioni Unite per la stima della mortalità infantile, guidato dall'Unicef e dall'Oms. Secondo questo rapporto, in tutto il mondo le morti evitabili di bambini piccoli sono scese dal 1990 del 35%; la Somalia, nel 2010, ha un tasso di mortalità infantile pari a 180 decessi ogni 1.000 nati vivi, il più alto al mondo.

«Anche prima dell'attuale crisi, un bambino su sei moriva prima del quinto compleanno. Ora ci aspettiamo un numero di morti ancora maggiore», ha detto Rozanne Chorlton, Rappresentante Unicef in Somalia. «Non c'è dubbio che per un bambino la Somalia è uno dei luoghi più difficili per sopravvivere». «In sei aree nel sud della Somalia è stata dichiarata la carestia: Basso Shebele, Bakool meridionale, Shebele centrale, regione di Bay, corridoio di Afgoye e Mogadiscio. Nel centro e nel sud della Somalia, 750.000 persone sono a rischio imminente di morte e 1,5 milioni di bambini hanno bisogno di immediata assistenza umanitaria, di cui 336.000 bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione acuta», ha aggiunto il rappresentante Unicef.

Nella regione di Bay viene registrato il più alto tasso di malnutrizione acuta globale, intorno al 58%, una percentuale quasi quattro volte sopra la soglia di emergenza del 15% fissata dall'OMS. «Nei prossimi mesi, con l'inizio delle piogge, il rischio di epidemie, come la malaria e la polmonite, è destinato a far aumentare ulteriormente la mortalità», si legge ancora in un comunicato.