28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Manovra finanziaria

Pensioni, assistenza e rendite, le ipotesi allo studio

Nel mirino gli assegni d'anzianità e i trattamenti delle donne

ROMA - Il piatto forte delle novità in cantiere dell'esecutivo per anticipare al 2013 il pareggio di bilancio riguarda la delega fiscale e assistenziale la cui scadenza potrebbe essere accelerata al 2012. Ma questi interventi rischiano di non essere sufficienti a realizzare l'obiettivo dell'azzeramento del deficit con un anno in anticipo rispetto alla tabella di marcia sulla quale era stata costruita la manovra. Il governo, quindi, potrebbe essere costretto a mettere mano al capitolo pensioni, non solo per anticipare qualche misura già prevista dalla manovra ma anche per studiare qualche correttivo.

Nel mirino soprattutto le pensioni d'anzianità e l'età di uscita dal lavoro delle donne nel settore privato, oltre alla possibilità che si rafforzi la stretta sulla rivalutazione delle pensioni. Misure tuttavia non facili da far digerire ai sindacati che domani insieme alle imprese incontreranno ancora il governo per un nuovo confronto sulla strategia anticrisi per mettere a riparo con urgenza l'Italia dagli attacchi speculativi sui mercati. Il tavolo di domani sarà decisivo anche per capire se l'esecutivo è pronto con il pacchetto di misure da varare per anticipare l'equilibrio dei conti. Oltre ai capitoli pensioni e assistenza, se le esigenze finanziarie lo renderanno, necessario potrebbero arrivare anche altre misure straordinarie. Si parla delle patrimoniale e dell'aumento dell'Iva. Rispunta inoltre il progetto di aliquota unica per le rendite finanziarie, probabilmente al 20% con l'esclusione dei titoli di Stato. Nella strada già tracciata dal governo c'è poi l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione con la modifica dell'articolo 81, i correttivi all'articolo 41 sulla libertà d'impresa e la riforma del mercato del lavoro con lo Statuto dei lavori.