19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Crisi del debito

Btp stabili, lo spread sui Bund risale sopra i 300 punti

Secondo il Financial Times e il Wall Street Journal la BCE ha iniziato acquisti su bond Italia e Spagna

ROMA - Torna leggermente al di sopra della soglia psicologica dei 300 punti base, attorno alla quale fluttua da stamattina il differenziale (spread) tra Btp decennali dell'Italia e Bund tedeschi, i titoli usati come riferimento per tutte le emissioni dell'area euro. Questo dopo che da stamattina si è assistito ad una brusca attenuazione delle tensioni sui titoli di Stato di Italia e Spagna, mentre i mercati hanno reagito positivamente ai segnali lanciati ieri dalla Banca centrale europea, che ha manifestato l'intenzione di intervenire «attivamente» sull'obbligazionario. Sia il Wall Street Journal che il Financial Times riportano operatori di mercato secondo cui la Bce avrebbe iniziato a comprare bond dei due paesi.

Per parte sua la Bce evita accuratamente di fornire qualsivoglia informazione ufficiale sulla 'nazionalità' dei titoli di Stato che acquista nell'ambito di un suo programma anti crisi: si limita a fornire un aggregato generale, e peraltro solo una volta a settimana.

Le attese sulle manovre di Francoforte hanno comunque dato una boccata di ossigeno alle emissioni dei due Stati latini, attenuando la morsa che li aveva tenuti sotto pressione ancora tutta la scorsa settimana. Questo stamattina ha innescato anche forti recuperi delle Borse di Milano e Madrid, che tuttavia con il passare delle ore si sono andati spegnendo mentre tutte le maggiori piazze europee segnavano forti ribassi in attesa di un nuovo pesante calo a Wall Street, dopo 'l'esplosivo» declassamento di rating sugli Usa deciso venerdì scorso da Standard & Poor's. Nel pomeriggio a Piazza Affari il Ftse-Mib cede lo 0,39 per cento.

Almeno l'Italia ha visto ridimensionarsi l'alta tensione che per giorni ha circondato le sue emissioni sovrane, e che si è fatta sentire in aumenti dei rendimenti tanto da far raggiungere, venerdì scorso, un record del 6,40 per cento ai Btp decennali. In questi titoli i tassi retributivi sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo: se questo cala a seguito di vendite i rendimenti ne risultano aumentati, e viceversa. In mattinata sui Btp decennali i tassi sono scesi fino al 5,38 oper cento, secondo Tradeweb, per poi stabilizarsi a quel livello, nel pomeriggio sono al 5,39 per cento, mentre fluttuano in qualche misura i tassi sui Bund, dal 2,44 per cento della mattina nel pomeriggio si attenuano al 2,38 per cento: lo spread Btp-Bund risale così da 294 punti base a 301 punti base.

Materialmente significa che per trovare acquirenti sul mercato, le emissioni italiane devono offrire un rendimento di 3,01 punti percentuali superiore alle equivalenti tedesche. Un livello che resta elevato, ma decisamente meno dei 413 punti base toccati venerdì scorso.