La nomina di Draghi «congelata» fino all'uscita di Bini Smaghi
Lettera formale da Van Rompuy solo dopo la soluzione del caso
BRUXELLES - Per risolvere il 'caso' che ieri, durante la prima giornata del vertice Ue a Bruxelles, ha portato allo slittamento della nomina di Mario Draghi alla guida della Bce, sta prendendo quota, secondo fonti francesi, una soluzione di compromesso possibile: oggi, durante la seconda giornata dei lavori, i capi di Stato e di governo procederanno alla nomina di Draghi, ma il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, non invierà la lettera di comunicazione ufficiale alla Bce fino a quando Lorenzo Bini Smaghi non avrà lasciato il comitato direttivo della Banca.
Il rinvio della nomina di Draghi - dopo il solido parere favorevole espresso ieri dal Parlamento europeo con 499 voti contro 72 e 89 astensioni - è stato chiaramente dovuto all'irritazione del presidente francese Sarkozy per il fatto che Berlusconi non sia ancora riuscito a convincere Bini Smaghi a dimettersi, per lasciare entrare un francese nel board della Bce al suo posto.
Per l'Eliseo, in realtà, non esiste un problema Draghi né un problema Bini Smaghi: la questione riguarda solo Berlusconi, visto che il premier italiano si era impegnato personalmente con Sarkozy per trovare una soluzione. Per il capo del governo la strada è molto stretta: non può imporre nulla a Bini Smaghi, che invoca lo statuto di assoluta indipendenza della Banca centrale e che ha un mandato con scadenza al 2013. Allo stesso tempo, Berlusconi è probabilmente la sola pesona a poter fare a Bini Smaghi un'offera che non si può rifiutare: la nomina alla successione di Draghi in Bankitalia. Facile a dirsi, un po più difficile da realizzare, viste le due fortissime candidature di Vittorio Grilli e di Fabrizio Saccomandi, sponsorizzate rispettivamente dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e dalle gerarchie di Bankitalia (Draghi compreso).
A Bini Smaghi si potrebbe promettere un altro posto di altissimo profilo, ancorché inferiore per prestigio internazionale, per esempio alla guida di qualche authority di regolazione. Ma insomma, è un rompicapo tutto italiano, di cui a Sarkozy non interessa nulla, e che deve risolvere il premier italiano. In realtà c'è ancora tempo: l'attuale presidente, Jean-Claude Trichet, se ne andrà a fine ottobre, e Draghi arriverà all'Eurotower il primo novembre. Ma il 'congelamento' della sua lettera ufficiale di nomina fino alla rissoluzione del caso, se verrà confermata la notizia, sarebbe chiaramente un modo di mantenere la pressione alta sul capo del governo italiano.
- 17/05/2011 «Draghi talento di prima grandezza, eredità difficile»
- 17/05/2011 Draghi sarà Presidente della BCE
- 12/05/2011 BCE, decolla la candidatura Draghi
- 26/04/2011 Trichet: Presidenza? Conta la squadra