Trichet: Presidenza? Conta la squadra
Il Presidente della BCE alla stampa finlandese: «Non commento mai sulla mia successione»
FRANCOFORTE - «Quel che conta è l'istituzione e la squadra»: sono queste le uniche indicazioni che il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, facendo ricorso anche a una metafora calcistica, ha concesso alla stampa finlandese sulla sua successione. Una carica per la quale in lizza, oltre al governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, c'è anche il banchiere centrale finlandese Erkki Liikanen, e sul cui nome inevitabilmente sono state rivolte domande in una intervista congiunta con i quotidiani Helsingin Sanomat e Kauppalehti. «Non commento mai sulla mia successione», ha chiarito Trichet. «Bisogna considerare una banca centrale per quel che è: una istituzione che fa da ancora di stabilità» con obiettivi di medio periodo. «Non dovrebbe dipendere da un individuo».
Trichet ha citato lo statista francese Jean Monnet, considerato tra i padri fondatori dell'Unione europea, secondo cui «senza gli individui nulla è possibile, ma nulla dura senza le istituzioni». E in quest'ottica «quel che conta è l'istituzione e la squadra. Ho avuto il privilegio fantastico di far parte di una squadra fantastica. Mi piace usare la metafora di una squadra di calcio: hai tutti i giocatori sul campo e tra di loro c'è il capitano, che indubbiamente ha una responsabilità quale ispiratore. Quello che conta è un buono spirito di gruppo - ha aggiunto Trichet, secondo una trascrizione dell'intervista pubblicata dalla Bce - una istituzione solida e tutto il buonsenso delle decisioni prese in maniera collegiale».
E anche quando interpellato su quali qualità dovrebbe avere il presidente dell'istituzione monetaria, se più «accademico-tecnocrate» o «diplomatico-politico», Trichet ha continuato a non sbilanciarsi. «Non ho commenti sulla decisione che verrà presa dai capi di Stato e di governo. Dico soltanto che, ovviamente tutti i membri del Consiglio direttivo hanno solidi patrimoni di conoscenze accademiche. Ciò detto, tutti i tipi di esperienze possono essere importanti e utili. E ancora una volta - ha concluso - quello che è decisivo è lo spirito di squadra».
La questione della successione a Trichet è appena tornata alla ribalta dopo che ieri indiscrezioni di stampa hanno riferito che il presidente francese, Nicolas Sarkozy si sarebbe orientato a sostenere Draghi. Oggi a Roma si svolge una bilaterale Italia-Francia. In precedenza altre indiscrezioni di stampa avevano riportato che anche il ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble, sarebbe favorevole a Draghi, ritenendolo avere maggiori possibilità di ottenere consensi rispetto agli altri candidati. Oltre al titolare dell'istituzione di Via Nazionale e governatore della banca centrale finlandese, questi includono il governatore olandese, Nout Wellink, e il lussemburghese Yves Mersch. Lo scorso marzo il Consiglio tra ministri delle Finanze europei ha indicato che la questione della presidenza della Bce verrà decisa al Consiglio dei capi di Stato e di governo Ue di giugno.
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