3 maggio 2024
Aggiornato 21:00
Dopo le lettere intimidatorie a due esponenti locali del PD «Pro TAV»

Saitta: L'Apertura del cantiere sarà un banco di prova per il Governo

Il Presidente della Provincia di Torino: «Il Pd vuole la Torino-Lione» mentre «non mi pare» che Cota si sbracci

TORINO - «E' arrivato il momento della verifica. Questo è un tema di ordine pubblico che deve affrontare il governo». Dopo le lettere intimidatorie all'indirizzo di due esponenti locali del Pd, (Esposito e Merlo) con chiari riferimenti al loro impegno pro Tav, Antonio Saitta, presidente della provincia di Torino, nel corso di una conferenza stampa, con gli esponenti nazionali e regionali del Pd, ha esortato il governo a prendere in mano la situazione della Val di Susa e dell'apertura del cantiere per il cunicolo esplorativo della Maddalena, sottolineando che il Pd è la forza politica «che realmente vuole la Tav». Mentre «non mi pare di aver visto il presidente della Regione sbracciarsi per l'opera» ha ironizzato Saitta riferendosi a Cota.

«BANCO DI PROVA PER IL GOVERNO» - Secondo il presidente della Provincia di Torino l'apertura del cantiere e'«un banco di prova per il governo, che deve fare chiarezza anche per eliminare i dubbi che molti uomini della maggioranza recentemente hanno espresso sul passaggio del tracciato in Val di Susa. E' finito il tempo delle parole».
Il presidente della provincia ha ricordato che oggi l'infrastruttura è diversa rispetto a come era stata progettata in origine, e che l'83% del tracciato è in galleria. Il nuovo progetto, anche grazie all'intervento di mediazione del Pd, secondo Saitta, si è fatto carico delle istanze degli amministratori locali della Val di Susa. «Abbiamo fatto di tutto, non vogliamo fare i martiri, ora il governo faccia qualcosa» ha concluso Saitta, sottolineando che la Tav non è un tema locale «ma di carattere nazionale».