Le borse europee «tagliano» le perdite
Wall Street depressa da dati sul lavoro, Euro in recupero
ROMA - Tra fattori contrastanti le Borse europee hanno chiudono la settimana tra tentativi di recupero o riduzioni delle perdite registrate durante la seduta. Milano è riuscita a siglare gli scambi in territorio positivo, con il Footsie-Mib al più 0,53 per cento. Gli indici sono stati zavorrati dai dati deludenti giunti dal mercato del lavoro degli Stati Uniti: a maggio la prima economia globale ha generato 54 mila nuovi posti, contro i 160-170 mila attesi in media dagli analisti, e la disoccupazione è risalita al 9,1 per cento, deludendo le attese di una lieve flessione. Una dinamica che rafforza i sempre più diffusi timori di un rallentamento della ripresa economica. All'opposto sviluppi più rassicuranti sono giunti stavolta dall'Europa, dove sembrano attenuarsi i rischi legati alla crisi del debito in Grecia.
VIA LIBERTA PER GLI AIUTI AD ATENE - Dopo settimane di intense discussioni Atene è riuscita a garantirsi il via libera degli ispettori di Unione europea e Fondo monetario internazionale al versamento di una nuova tranche di finanziamenti previsti dal piano di aiuti in corso, un via libera che era anche cruciale ad ottenere un prolungamento e ampliamento di questo supporto 'vitale'. Le perduranti tensioni sui titoli di stato ellenici rendono infatti impraticabile il parziale ritorno del paese a rifinanziarsi sui mercati nel prossimo anno.
Ora Ue e Fmi sembrano pronti a estendere i sostegni fino a tutto il 2014, facendo così lievitare di altri 60 miliardi di euro l'ammontare totale del piano di aiuti, finora previsto a 110 miliardi in tre anni. Atene per parte sua ha messo sul piatto misure di risanamento supplementari per quasi 80 miliardi di euro fino al 2015.
RECUPERA L'EURO - Esuberante la reazione della Borsa greca, che ha segnato una scatto del 4,42 per cento, mentre l'euro dopo una fase di riaccentuata volatilità ha imboccato con maggior sicurezza un nuovo recupero, salendo a 1,4570 dollari. A tarda seduta Londra segna un più 0,08 per cento, Parigi più 0,02 per cento, Francoforte 0,39 per cento. Le pressioni ribassiste di oggi sono state in parte attenuate da dati meno deboli del previsto dalle indagini tra le imprese, relative all'attività nel settore dei servizi, frenata a maggio meno di quanto indicato nelle stime iniziali sia in Europa (indice Pmi) che negli Usa (Ism). Nei giorni scorsi però netti senali di frenata erano giunti dalle indagini sull'industria.
IN RIBASSO LE MATERIE PRIME - In lieve ribasso il petrolio, che come le altre materie prime ha moderato i cali a riflesso della debolezza del dollaro, a Londra il barile di Brent cede 46 cents a 115,08 dollari, a New York il Wti ha perso 72 cents a 998,68 dollari. Torna a salire infine l'oro, l'oncia è aumentata di oltre 6 dollari a quota 1.538 dollari. Resta indebolita Wall Street, nel pomeriggio il Dow Jones segna un meno 0,71 per cento, il Nasdaq meno 0,78 per cento.
- 02/10/2020 Galloni: «Perché l'Italia va verso il baratro (e come potrebbe salvarsi)»
- 24/08/2020 Carlo Bonomi: «Rischiamo una crisi irreversibile»
- 12/08/2020 Paganini: «Le politiche economiche di questo governo creano solo la decrescita felice»
- 17/06/2020 La speranza di Romano Prodi: «Se facciamo presto con misure economiche tragedia limitata»