Tremonti: Scandalosa la tassazione del risparmio senza sanzioni
Il ministro critico sulla Svizzera, minaccia ricorso in Corte Europea
BRUXELLES - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è intervenuto in modo durissimo, oggi a Bruxelles nella discussione del Consiglio Ecofin sulla direttiva per la tassazione dei redditi da risparmio (2003/48/Ce), che, ha accusato, non prevedendo sanzioni per le banche e gli altri operatori (soprattutto svizzeri) che ne violano le disposizioni, ad esempio permettendo il deposito di capitali nei paradisi fiscali.
La direttiva, che riguarda in particolare l'imposizione sugli interessi di risparmi e capitali depositati in uno Stato membro diverso da quello di residenza, è in discussione fra i Ventisette in vista di un rafforzamento delle sue disposizioni.
«DIRETTIVA SCRITTA DALLA SVIZZERA» - Durante il suo intervento, il ministro ha minacciato persino di ricorrere in Corte Ue di Giustizia se la Commissione europea non presenterà «una valutazione sugli Stati membri che hanno violato la direttiva». Senza «un impegno da subito per inserire delle sanzioni - ha detto Tremonti - oggi non mi sento di dare una valutazione positiva» per un testo, che altrimenti, ha precisato, «sarebbe perfetto». Così, invece, è solo «un optional», non una direttiva con valore giuridico, ma una «quasi direttiva», come i testi 'quasi giuridici' che esistevano nel diritto bizantino.
«E' una direttiva scritta dalla Svizzera, non è stata la Svizzera a entrare nell'Ue ma l'Ue che è entrata nella Svizzera», ha detto ancora Tremonti.
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