18 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Industria alimentare

Parmalat, FLAI CGIL: preoccupazione per futuro del gruppo

«Come sindacato ci batteremo contro un assetto societario che non sia italiano e contro il pericolo di uno smembramento delle attività del gruppo»

ROMA - «Ogni giorno che passa siamo sempre più preoccupati per il futuro della Parmalat. Come sindacato ci batteremo contro un assetto societario che non sia italiano e contro il pericolo di uno smembramento delle attività del gruppo. Ma ciò non è sufficiente ed occorre che Parmalat definisca un piano strategico di consolidamento e sviluppo, nell’ambito di un programma di forte innovazione di prodotto e di rafforzamento delle strategie commerciali». Ha dichiararlo il Segretario Nazionale della FLAI CGIL Mauro Macchiesi.

I dati di bilancio al 31 dicembre 2010 presentati dal gruppo, secondo il dirigente sindacale, sono «allarmanti» e «fotografano un diverso andamento fra le attività presenti in Italia e quelle presenti all’estero. Rispetto al 2009, infatti, il fatturato netto registrato in Italia è sceso del 3% ed il regime operativo lordo del 14,9%. Riteniamo, pertanto, che questi risultati non siano solo il frutto della crisi dei consumi ma di una mancanza di investimenti sui prodotti derivati dal latte».

Centrale del latte di Roma - «In questo ambito è, quindi, incomprensibile la situazione che si è venuta a creare alla Centrale del latte di Roma, con l’azienda che si rifiuta di riportare nel sito le produzioni a marchio Parmalat presente prima dell’incendio dello scorso anno e con il sindaco di Roma che continua la guerra legale per sfilare lo stabilimento alla Parmalat senza porsi il problema della salvaguardia del sito industriale e dell’occupazione». «A complicare ulteriormente il quadro c’è - aggiunge Macchiesi - l’assoluta mancanza di intervento dal governo e in particolare del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e del Ministero dello Sviluppo economico a cui FAI, FLAI, UILA hanno richiesto nei giorni scorsi un incontro urgente su questi temi senza aver ancora ricevuto una risposta».