27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Presidenza BCE

L'«Economist» appoggia Draghi: E' il miglior candidato

«Il migliore sotto tutti gli aspetti, come esperienza, capacità e doti diplomatiche. Anche la Merkel lo spieghi ai tedeschi e lo sostenga»

ROMA - Il migliore sotto tutti gli aspetti, come esperienza, capacità e doti diplomatiche: pieno appoggio dell'Economist alla candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea. I leader europei farebbero bene a sceglierlo il prima possibile, afferma il prestigioso settimanale economico, invece di procedere «come al solito» con mesi di bracci di ferro magari per finire con «candidati di compromesso». Perché ritardi o soluzioni di ripiego sarebbero «entrambi disastri. L'area euro è nel mezzo della più profonda crisi da quando è stata creata la valuta unica. Non può permettersi mesi di incertezza, né tanto meno un presidente di seconda scelta». Un richiamo rivolto a tutti, e esplicitamente alla Germania e alla sua cancelliera Angela Merkel.

Fino al venire meno della candidatura del dimissionario presidente della Bundesbank, Axel Weber, Berlino era apparsa come il maggior ostacolo verso una presidenza Draghi alla Bce. «La Germania dovrebbe dare il suo appoggio a Draghi - dice il settimanale - e la Merkel dovrebbe spiegare ai suoi concittadini perché sia il migliore per quel compito». Il tutto in un editoriale nella sezione dedicata ai leader globali intitolato The Italian's job, formula che letteralmente significa «il lavoro per l'italiano» ma che in quei giochi di parole che tanto piacciono agli anglosassoni va a parafrasare il titolo di un noto film (The italian job).