La Cisl boccia la Cgil sulla rappresentanza
«È astrusa e incoraggia gli estremismi. Sembra più mirata alla soluzione di un problema interno di organizzazione che a trovare una base proficua per un accordo interconfederale»
ROMA - La Cisl boccia la proposta della Cgil sulle nuove regole per la rappresentanza sindacale e la democrazie, ricevuta oggi dal sindacato di Corso Italia. Secondo la Cisl si tratta di una proposta «astrusa, efficace solo per incoraggiare estremismi ed irresponsabilità».
«La proposta della Cgil su Democrazia e Rappresentanza - si legge in una nota - sembra più mirata alla soluzione di un problema interno di organizzazione che a trovare una base proficua per un accordo interconfederale, di cui la Cisl conferma la opportunità ed urgenza».
«Il punto dirimente è che la Cgil, per legittimare una pratica abnorme di referendum tra quelli di mandato per firmare gli accordi e quelli di abrogazione, propone di stravolgere, con percentuali più alte, il criterio universale della maggioranza fondata sul 50%+1 per rendere valida la firma di un accordo sindacale come già previsto, da tempo, per il settore pubblico».
Per la Cisl «è difficile immaginare una regola più astrusa, efficace solo per incoraggiare estremismi ed irresponsabilità».