29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
I piani FIAT

Marchionne: in Brasile venderemo 1 milione di veicoli entro il 2014

L'ad nel Paese sudamericano: «Qui Fiat è azienda di casa». Verso l'accordo per la Newco di Pomigliano, esclusa la Fiom

ROMA - In Brasile Fiat vuole «superare la soglia di un milione di veicoli venduti all'anno entro il 2014». Lo ha detto l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, durante la cerimonia della posa della prima pietra del nuovo stabilimento Fiat nel complesso industriale portuale di Suape, regione metropolitana di Recife.
Marchionne ha sottolineato la rilevanza del Brasile per la Fiat: «Specialmente negli ultimi due anni - ha precisato l'ad - quando tutte le industrie del mondo hanno dovuto fare i conti con una crisi spaventosa, l'apporto delle attività brasiliane al Gruppo è stato determinante».
«Tutti noi - ha aggiunto Marchionne - siamo cresciuti come parte integrante del sistema brasiliano, ne abbiamo condiviso le difficoltà, le sfide e i successi. La cosa che mi fa più piacere è vedere e sentire che qui la Fiat è considerata un'azienda di casa. E vi assicuro che non c'è posto al mondo in cui anche noi ci sentiamo a casa come in Brasile».

La posa della prima pietra del nuovo stabilimento Fiat nel complesso industriale portuale di Suape, regione metropolitana di Recife, è stata festeggiata anche dal presidente della Repubblica, Luís Inácio Lula da Silva. Lo stabilimento occuperà un'area di 4,4 milioni di metri quadri, a circa 13 chilometri di distanza dal porto di Suape. Gli investimenti ammonteranno a 3 miliardi di reais mentre la capacità di produzione arriverà a 200 mila veicoli/anno, a partire dal 2014. Lo stabilimento produrrà nuovi modelli di veicoli sviluppati in Brasile e finalizzati alle richieste dei consumatori brasiliani e latinoamericani.

Newco Pomigliano - L'intesa tra Fiat e sindacati per la messa a punto della newco per lo stabilimento di Pomigliano d'Arco dovrebbe essere siglata nel pomeriggio di domani, secondo quanto ha riferito il segretario regionale della Uilm Campania, Giovanni Sgambati, dopo il confronto che si è svolto ieri nella sede romana del Lingotto: «Le parti stanno lavorando per trovare le soluzioni. Non mi pare ci siano manfrine da parte di alcuno. Noi siano pronti a fare l'accordo».
L'intesa dovrà regolare il rapporto di lavoro di circa 4.600 dipendenti dello stabilimento in provincia di Napoli. Una volta definito il contratto della newco, la Fiat darà il via alle assunzioni dal 2011 e al programma di investimenti, circa 700 milioni di euro, in vista della produzione della nuova Panda. Il tavolo, cui non partecipa la Fiom perchè non ha sottoscritto l'accordo separato del 15 giugno scorso, dovrà sciogliere tre nodi: salario legato alla produttività, orario di lavoro e scatti d'anzianità.
La newco di Pomigliano non entrerà in Confindustria, in attesa che il tavolo Federmeccanica-sindacati individui una disciplina specifica per il settore auto. Poi toccherà scrivere il contratto per la newco di Mirafiori, in seguito all'accordo separato del 23 dicembre che dovrà essere ratificato da un referendum tra i lavoratori che si svolgerà a metà gennaio.
Intanto è nata un'associazione a sostegno della Fiom e dei diritti. Si chiama 'Lavoro e libertà' e tra i promotori ci sono Fausto Bertinotti, Sergio Cofferati, Gianni Ferrara, Luciano Gallino, Francesco Garibaldo, Paolo Nerozzi, Stefano Rodotà, Rossana Rossanda, Aldo Tortorella e Mario Tronti. Personalità del mondo politico, economico e sindacale accomunati da una «comune civile indignazione» per quanto sta accadendo nel paese dal punto di vista della relazioni sindacali e industriali.