Landini: attacco grave. Mirafiori cancella i diritti dei lavoratori
Il leader della FIOM: «Accordo peggiore di Pomigliano. E' un ricatto odioso»
ROMA - L'accordo su Mirafiori è un «attacco gravissimo» alla democrazia. Passa l'idea che «per investire in Italia un'azienda possa cancellare i diritti dei lavoratori». Ad affermarlo il leader della Fiom, Maurizio Landini, al Tg3.
«Questo accordo cancella il contratto nazionale, la libertà dei lavoratori di poter decidere a quali sindacati aderire e peggiora la situazione di chi lavora», per esempio un'impresa «può non pagare i primi giorni di malattia», fare «turni anche di 10 ore» e irrogare «sanzioni a chi eventualmente sciopera fino al licenziamento. E' lo schema già sperimentato a Pomigliano che qui viene peggiorato e passa l'idea che il più grande gruppo italiano per investire debba cancellare i diritti dei lavoratori».
Quanto alla rappresentanza della Fiom negli stabilimenti del Lingotto, Landini sottolinea: «Sarà da vedere se noi non avremo più la rappresentanza finché ci sostengono noi andiamo avanti».
Landini ha ribadito la contrarietà della Fiom ad un «ricatto odioso: se i lavoratori diranno no non ci sarà l'investimento». Mentre «non è vero che per fare investimenti in italia c'è bisogno di fare accordi di questo genere».
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