26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Auto | Fiat

Marchionne: nessun problema italiano, ma non sono fesso

E' quanto ha affermato l'amministratore delegato del Lingotto: «In Italia continuiamo a farci del male in casa nostra»

LOS ANGELES - La Fiat » non ha un problema italiano», ma «c'e' un limite al numero di sberle che si è disposti a prendere: sono italiano sì, ma fesso no». E' quanto ha affermato l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, in occasione del lancio ufficiale della Fiat 500 al Salone dell'auto di Los Angeles. In Italia, ha sottolineato Marchionne, «si sbraita si urla, ma non si fa nulla di concreto: continuiamo a farci del male in casa nostra». Io ho la pelle tosta, faccio questo mestiere da un bel po' di tempo non è che mi impressiona la gente che urla, non risolviamo assolutamente niente urlando Secondo Marchionne «ci sono valutazioni assolutamente incredibili di quello sta cercando di fare la Fiat. Il progetto di investire soldi in Italia e creare una realtà industriale viene attaccato da alcuni come se fosse un attacco alla base della Costituzione italiana». La lettura, ha aggiunto, «che si sta dando della Fiat è una cosa stranissima - ha osservato - non riconosco l'azienda che stiamo gestendo nelle descrizioni ne' dei giornali ne' dell'opinione pubblica e nemmeno in alcune posizioni politiche. Noi siamo molto più semplici e industriali di quanto pensano gli altri».
«La forza di questa azienda - ha continuato l'ad della casa torinese - è l'apertura al mondo intero e quindi riusciamo a incassare delle sberle che non dovremmo prendere: c'è un limite al numero di sberle che si è disposti a prendere».