Epifani: ridiscutiamo tutto, anche Pomigliano
Il leader della CGIL: «New company sarebbe un atto grave e miope»
ROMA - Dietro la «rottura» della Fiat «con l'identità territoriale» c'è «più un'idea finanziaria che industriale». Lo dice il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, in un'intervista a Repubblica.
A suo giudizio, al tavolo di mercoledì che si terrà a Torino, ci sono le possibilità di un disgelo «a due condizioni». «Che l'incontro possa portare a dare certezze sugli investimenti in Italia e la difesa dell'occupazione» e che si trovi «una modalità per riaprire il confronto su tutti gli stabilimenti italiani, Pomigliano compreso». «Non mi convince - sottolinea - il fatto che per non provare a riaprire il confronto con Fiom e Cgil si cerchino artifici formali per rendere esigibile l'accordo». Quanto alla possibilità di creare una new company per Pomigliano, afferma: «Sarebbe un atto grave e miope. Non riesco infatti a trovare una convenienza a seguire questa strada».
- 14/01/2015 Marchionne: «La Ferrari non è un Suv»
- 13/01/2015 L'industria dell'auto ricomincia a parlare italiano
- 12/01/2015 La FIOM non si pente: «A Melfi da FIAT solo un contentino»
- 23/06/2014 Blitz di Marchionne in Maserati