2 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Il caso FIAT

Epifani: ridiscutiamo tutto, anche Pomigliano

Il leader della CGIL: «New company sarebbe un atto grave e miope»

ROMA - Dietro la «rottura» della Fiat «con l'identità territoriale» c'è «più un'idea finanziaria che industriale». Lo dice il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, in un'intervista a Repubblica.
A suo giudizio, al tavolo di mercoledì che si terrà a Torino, ci sono le possibilità di un disgelo «a due condizioni». «Che l'incontro possa portare a dare certezze sugli investimenti in Italia e la difesa dell'occupazione» e che si trovi «una modalità per riaprire il confronto su tutti gli stabilimenti italiani, Pomigliano compreso». «Non mi convince - sottolinea - il fatto che per non provare a riaprire il confronto con Fiom e Cgil si cerchino artifici formali per rendere esigibile l'accordo». Quanto alla possibilità di creare una new company per Pomigliano, afferma: «Sarebbe un atto grave e miope. Non riesco infatti a trovare una convenienza a seguire questa strada».