16 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Sacconi: «Segnali di un circolo virtuoso»

La Fiat torna all'utile netto. Primo via a scorporo auto

Risultato netto II trimestre di 113 mln. Piano per trasferire ad una società di nuova costituzione, Fiat Industrial S.p.A., alcuni elementi dell'attivo

TORINO - Il Gruppo Fiat torna all'utile nel secondo trimestre del 2010 facendo registrare un risultato netto positivo di 113 milioni di euro a fronte di una perdita di 179 mln nel secondo trimestre del 2009. Questo uno dei principali risultati del Lingotto. I ricavi pari a 14,8 miliardi sono aumentati del 12,5% rispetto al secondo trimestre 2009, «grazie a condizioni di mercato - si legge nella nota sui conti - più forti per tutti i business». L'indebitamento netto industriale è sceso a 3,7 miliardi (4,7 mld nella fine del primo trimestre) per effetto del positivo cash flow derivante dalle attività operative.

SPIN OFF AUTO - Via libera dal Consiglio di amministrazione della Fiat allo spin off dell'Auto dagli altri settori. In una nota Fiat spiega che oggi il cda «ha approvato la scissione parziale proporzionale, con cui Fiat S.p.A. intende trasferire ad una società di nuova costituzione, Fiat Industrial S.p.A. alcuni elementi dell'attivo (prevalentemente partecipazioni) relativi ai business dei veicoli industriali, motori 'industrial & marine', macchine agricole e per le costruzioni oltre a debiti finanziari».
«Con la scissione, queste attività saranno separate da quelle automobilistiche e dalla relativa componentistica, che includono Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e FPT Powertrain Technologies (attività di motori e trasmissioni per autovetture e veicoli commerciali leggeri).
Dalla data di efficacia della scissione, che si assume possa essere il primo gennaio 2011, le azioni di Fiat Industrial saranno assegnate agli azionisti Fiat sulla base di un rapporto uno a uno», chiarisce Fiat. Successivamente, Fiat e Fiat Industrial saranno quotate separatamente presso il mercato telematico azionario di Milano e opereranno in modo separato come società quotate indipendenti con i rispettivi management e consigli di amministrazione.

ASSEMBLEA IL 16 DI SETTEMBRE - Si terrà presumibilmente il prossimo 16 settembre l'assemblea degli azionisti Fiat chiamati ad approvare la scissione dei business veicoli industriali, macchine agricole e per le costruzioni dall'auto. La scissione approvata, oggi, dal cda, è, infatti, soggetta all'approvazione degli azionisti e ai provvedimenti autorizzativi delle autorità regolamentari.

NUOVO FINANZIAMENTO FINO A 4 MILIARDI - Fiat Industrial Group ha ricevuto una «highly confident letter» firmata congiuntamente da Barclays Capital, BNP Paribas, Citi, Credit Agricole Corporate and Investment Bank, IntesaSanpaolo, Societè Generale Corporate & Investment Banking, The Royal Bank of Scotland e Unicredit Corporate Banking per un nuovo finanziamento sino a 4 miliardi di euro (che sarà reso disponibile con una combinazione di un finanziamento 'revolving' e di un finanziamento a termine) che ci si aspetta possa essere finalizzato prima della data di scissione. È quanto si legge nella nota del Lingotto.

SACCONI - I conti della Fiat indicano che «possiamo dire di essere di fronte ad una sorta di circolo virtuoso che deve essere alimentato da buone relazioni industriali». Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato i dati Fiat del secondo trimestre.
Secondo Sacconi la Fiat «nonostante il difficile contesto economico ha preso la strada giusta, considerando l'Italia un paese di localizzazione di importanti investimenti e di importanti produzioni, ma come nel caso di Pomigliano si chiede la garanzia di un ottimale utilizzo degli impianti». Per questo, secondo il ministro, è «importante procedere lungo la strada dell'accordo per lo stabilimento di Pomigliano».