20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Le misure per i dipendenti pubblici

Sap: se toccano le tredicesime reazione durissima

Il Sindacato autonomo della Polizia promette «azioni eclatanti» nella legittimità. Immediate le reazioni dell'Opposizione. Si smarca anche la Lega

ROMA - «Se davvero il Governo e la maggioranza oseranno toccare le tredicesime di poliziotti e carabinieri, la nostra reazione sarà durissima e proseguiremo con ancora maggior forza col percorso di mobilitazione che nei giorni scorsi ci ha portato a scendere in piazza in tutte le città italiane, dove abbiamo raccolto oltre 100.000 firme di solidarietà da parte dei cittadini». E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia.

PROTESTE ECLATANTI - «Si tratta di una strategia incomprensibile - spiega Tanzi - e non capiamo davvero dove voglia andare a parare il Governo. Quando nelle settimane scorse abbiamo incontrato i capigruppo Pdl Gasparri e Cicchitto, ci sembrava di averli convinti che esiste una specificità delle forze di polizia, per altro stabilita per legge. Speriamo che l'emendamento relativo alle tredicesime possa abortire nelle prossime ore, altrimenti il Comparto Sicurezza attuerà forme di dissenso e di protesta eclatanti, sempre nella legittimità».

L'EMENDAMENTO - I possibili tagli per le tredicesime di per magistrati, Forze armate, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, professori e ricercatori universitari, personale di carriera prefettizia, personale diplomatico e personale di carriera dirigenziale penitenziaria sono previsti da un emendamento alla manovra del relatore alla manovra, Antonio Azzollini (Pdl), presentato ieri sera in commissione Bilancio del Senato. La novità viene introdotta a copertura di una nuova norma che prevede di escludere promozioni, straordinari e arretrati dai tagli della pubblica amministrazione previsti in manovra.
Questo, si legge nell'emendamento, «al fine di assicurare un risparmio di spesa non inferiore ai risparmi» già previsti dal blocco triennale per il comparto pubblico.

CASINI - Immediate anche le reazioni del mondo politico all'emendamento della maggioranza. «Spero solo che l'emendamento che prevede il taglio delle tredicesime per le forze dell'ordine, assieme a quelle di molte altre categorie, sia solo un nuovo clamoroso refuso di questa maggioranza sulla manovra. Sarebbe gravissimo colpire il simbolo della legalità e della sicurezza nel nostro Paese, già vessato da una situazione in cui è contingentata persino la benzina per le auto di pattuglia. Chi è incaricato di garantire la sicurezza dei cittadini ha già subito troppe umiliazioni negli ultimi anni. Ma se questa fosse davvero la volontà del governo, contrasteremo con ogni mezzo in Parlamento questa sconcertante iniziativa» sottolinea il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.

PD - «Se fosse vero quanto battuto dalle agenzie riguardo all'emendamento Azzolini alla manovra presentato in Senato, che prevedrebbe la possibilità di tagliare le tredicesime di alcune delle categorie più esposte nella tutela della sicurezza e dei diritti costituzionali in Italia, come poliziotti, militari e magistrati, ma anche di settori decisivi per lo sviluppo del Paese come professori e ricercatori universitari, vorrebbe dire che questa maggioranza è davvero alla frutta e che non esita a rovistare nel fondo delle tasche già vuote di una parte decisiva del comparto pubblico» spiega invece il democratico Emanuele Fiano, responsabile del forum sicurezza.

LEGA NORD - E a dar manforte all'opposizione arriva pure una parte della maggioranza. «Non siamo disposti a tagliare la tredicesima alle forze di polizia, ai carabinieri e ai vigili del fuoco. L'emendamento presentato dal relatore deve essere riformulato. Stiano tranquilli poliziotti e carabinieri la Lega Nord si è già attivata affinchè non siano penalizzati. Svolgono una funzione fondamentale per la sicurezza del Paese e nessuno può pensare di mettere le mani sui loro stipendi» sottolinea Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato.