Un salasso per i lavoratori scuola: tagli fino a 42mila euro
Tuttoscuola su relazione: «E' l'unica categoria colpita in modo permanente»
ROMA - La scure della manovra finanziaria si abbatte sugli insegnanti: il taglio medio imposto al personale della scuola, da quest'anno fino a fine carriera, è di ben 29mila euro a persona, con punte fino a 42mila euro. La stima è stata realizzata oggi dal settimanale Tuttoscuola, dopo un accurato esame della relazione tecnica. «Complessivamente - scrive la rivista - il governo si aspetta di recuperare dal personale della scuola fino al 2050 ben 19 miliardi di euro (oltre 500 milioni di euro l'anno in media)». E vi sarebbero anche altri importanti dettagli, sonora non emersi: «il taglio - continua Tuttoscuola - colpisce tutti i docenti in servizio e non solo quella metà che nel triennio ha maturato lo scatto di anzianità».
Il personale della scuola, circa un milione e 100mila dipendenti tra docenti e Ata, sarebbe quindi stato trattato in maniera molto più punitiva rispetto al resto del pubblico impiego. «Mentre i docenti universitari, i ricercatori, i magistrati, i diplomatici, i prefetti, il personale della sanità - continua il periodico specializzato in istruzione - sono colpiti dalla manovra solo per un triennio (senza effetto giuridico, cioè nessuna ricaduta sulla futura progressione di carriera), il personale della scuola è colpito in via permanente: l'effetto economico e giuridico ha un trascinamento fino al termine della carriera».
La relazione allegata al decreto esplicitamente afferma, infatti, che «con l'esclusione degli anni 2010, 2011 e 2012 dal computo dell'anzianità utile per i relativi passaggi stipendiali, si determinerebbero nell'arco di 37 anni, a decorrere dall'anno 2011, economie di spesa conseguenti allo slittamento di tre anni, per tutto il personale in servizio nel triennio 2010-2012, degli incrementi economici relativi ai passaggi nelle classi stipendiali successive».
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