28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Credito al consumo

Il 48% degli italiani teme di poter pagare le rate

Il 62% dei consumatori compra a rate. Veroli (presidente del Consumers' Forum): «Serve trasparenza e correttezza»

ROMA - Il 62% degli italiani è ricorso al credito al consumo negli ultimi due anni. Si tratta di uomini e donne di circa 45 anni, diplomati o laureati, con un nucleo familiare di 3 persone (56%), che lavorano come collaboratori o dipendenti (68%), con un reddito familiare mensile medio di 2.200 euro (56%) e che pagano l'affitto o il mutuo (47%). Sono persone che ricorrono al credito solo se necessario (64%) e per l'acquisto di beni di consumo (53%). Necessitano un prestito di 4 mila euro e per ottenerlo si rivolgono direttamente al punto vendita (44%), chiedono un prestito personale (38%) o utilizzano la carta revolving (18%).

Il finanziamento dura in media 24 mesi, con una rata mensile media di 167 euro e un tasso d'interesse di circa il 12%. Il 48% di chi è ricorso al credito al consumo dice di avere avuto difficoltà o di avere temuto di non riuscire a fare fronte al rimborso: perciò ha eliminato o ridimensionato altre spese, si è rivolto ai familiari o ha dovuto chiedere un ulteriore prestito.
Questo il profilo del consumatore che emerge dall'indagine sul credito al consumo, svolta su un campione di 1.725 cittadini, che Consumers' Forum ha commissionato a 5 associazioni dei consumatori (Adoc, Assoutenti, Ciattadinanzattiva, Confconsumatori e Federconsumatori). La ricerca è stata presentata al Cnel durante un convegno in cui è stato fatto il punto sul mercato del credito, sulla disciplina e sulle pratiche commerciali scorrette.

Serve trasparenza - «Per evitare che gli italiani si indebitino oltre la loro capacità di restituzione occorre più trasparenza da parte degli operatori, più consapevolezza dei consumatori e soprattutto bonificare il mercato del credito al consumo da mediatori scorretti», ha commentato Sergio Veroli, presidente di Consumers' Forum. «Sono necessarie - ha aggiunto - informazioni sintetiche, semplici e chiare per mettere i cittadini nelle condizioni di confrontare le offerte e norme più efficienti a tutela del consumatore e degli operatori che agiscono sul mercato in modo responsabile».