A Genova aumenta il valore dei mancati pagamenti nel 2009
+ 80% sul 2008. “E’ il segno che la crisi interessa l’economia reale”, commenta il presidente Odone
GENOVA - Il primo giorno di ogni mese i cosiddetti «ufficiali levatori» (ufficiali giudiziari, notai e segretari comunali incaricati della «levata» del protesto) inviano al Presidente della Camera di Commercio l’elenco dei protesti levati per il mancato pagamento di pagherò cambiari, cambiali tratte accettate ed assegni bancari. La Camera di Commercio inserisce i dati nel registro informatico dei protesti, che può essere consultato via internet tramite il servizio «Telemaco», dove vengono conservati per cinque anni.
L’andamento è sostanzialmente stabile nel 2007 e nel 2008. Nel 2009, però, il numero dei protesti comincia a salire (9.413 contro i 9.039 dell’anno precedente) e si verifica una vera e propria escalation del valore complessivo dei mancati pagamenti nel termine, che passa da 15.784.864 euro a 28.201.685 euro (+ 80 % sul 2008).
Mentre, se si osserva il valore dei titoli per i quali si e’ verificata la dichiarazione di protesto, si rileva che gli effetti superiori a 2.500 euro passano da 1.383 nel 2007 (15,23 % del totale) a 1.444 (il 15.97 % del totale) nel 2008 e 2.022 (il 21.48 % del totale) nel 2009, confermando così il trend di crescita.
«E’ un segno inequivocabile del fatto che la crisi dei mercati ha ormai interessato l’economia reale, le nostre famiglie e le nostre imprese – commenta il Presidente della Camera di Commercio Paolo Odone. «Tutti faticano a far fronte ai pagamenti e gli imprenditori avvertono enormi difficoltà nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie non solo allo sviluppo dell’attività, ma anche al finanziamento di operazioni di liquidità e consolidamento dei debiti. Per agevolare le imprese della provincia la Camera di Commercio si sta fortemente impegnando nel sostegno ai Consorzi di garanzia fidi, sia attraverso l’erogazione di contributi ai patrimoni di garanzia, sia attraverso una azione tesa a razionalizzare il sistema dei confidi».