5 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Esportazioni ed importazioni nel 2009

I dati del commercio estero nella Provincia di Alessandria

Nel 2009 il valore delle esportazioni provinciali ha superato i 2,9 miliardi di euro con un calo del 22,8 per cento

ALESSANDRIA - Il rallentamento della domanda mondiale, conseguente alla crisi che dal 2008 caratterizza l’economia, ha prodotto effetti decisamente negativi sul commercio estero della provincia di Alessandria. Nel 2009, infatti, il valore delle esportazioni provinciali ha superato i 2,9 miliardi di euro, con una diminuzione, rispetto all’anno precedente, di 863 milioni, pari al 22,8 per cento. Si tratta del secondo calo consecutivo dopo quello fatto registrare nel 2008 quando l’export alessandrino sfiorò i 3,8 miliardi di euro, con una flessione di oltre 204 milioni, pari al 5,1 per cento, rispetto al 2007.

Le importazioni, dal canto loro, sono state pari a poco più di 2 miliardi di euro, con un calo di oltre 675 milioni (-24,7 per cento). Anche nel caso dell’import siamo in presenza della seconda flessione consecutiva: nel 2008, infatti, le importazioni alessandrine erano state pari ad oltre 2,7 miliardi di euro, vale a dire oltre 109 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente (- 3,8 per cento), allorché superarono i 2,8 miliardi.

Le dinamiche dell’import-export - hanno inevitabilmente risentito delle caratteristiche strutturali dell’economia provinciale e, in particolare, della natura trasformatrice dell’industria manifatturiera alessandrina: la riduzione della domanda mondiale, specie per quanto riguarda le componenti del consumo e degli investimenti, hanno determinato la pesante flessione delle esportazioni mentre la contrazione produttiva fatta registrare dal settore industriale provinciale nel 2009 (-7 per cento circa) ha prodotto minori livelli di importazione di materie prime e semilavorati.

Una conferma delle suddette ipotesi emerge dall’analisi dei dati 2009 disaggregati per gruppi merceologici: sono diminuite, infatti, le esportazioni di gioielli (-31,3 per cento), di macchine per impieghi generali e speciali (-22,3), di motori, generatori e trasformatori elettrici (-33,2), di apparecchiature di cablaggio (-30,3), prodotti della siderurgia (-37,4). Analogamente, tra le importazioni, sono risultate in flessione le seguenti merceologie: pietre preziose (-27,5), legno (-25,0), derivati del petrolio (-27,7), prodotti chimici di base (-29,1 per cento), prodotti della siderurgia (- 49,2), metalli di base (-29,8).

Per effetto degli andamenti precedentemente ricordati il saldo import – export è stato, nel 2009, poco più di 863 milioni, in diminuzione di più di 187 milioni (-17,8 per cento) in confronto all’anno precedente. Tale flessione risulta pressoché raddoppiata rispetto al 2008, quando il saldo commerciale con l’estero diminuì di circa 95 milioni (-8,3 per cento) rispetto al 2007.
L’analisi delle singole performance trimestrali evidenzia, però, flessioni progressivamente inferiori: dai pesanti cali dei primi due trimestri dell’anno si passa, infatti, a contrazioni decisamente più contenute nel terzo trimestre e, soprattutto nel trimestre conclusivo del 2009, a conferma che il processo di ripresa dell’economia è ormai avviato anche se in misura ancora modesta e con modalità diverse a livello di singoli territori.

«La fase recessiva che, nel corso del 2009 ha colpito l’economia mondiale – ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Piero Martinotti, – ha fatto sentire pesantemente i propri effetti sul commercio estero della provincia di Alessandria». «Si tratta – ha proseguito Martinotti – di un dato fortemente negativo, che peserà non poco sull’evoluzione del prodotto lordo provinciale». «Negli ultimi mesi, però – ha concluso il Presidente della Camera di Commercio – il calo dell’import-export si è notevolmente ridotto, il che fa ben sperare in un’inversione di tendenza già nel prossimo futuro».