19 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Situazione critica

Maltempo: difficoltà e danni anche per l’agricoltura

CIA: «La neve isola molte aziende, problemi per la zootecnia. Molti smottamenti e terreni allagati»

ROMA - Il maltempo che sta imperversando su tutta Italia ha messo in ginocchio anche l’agricoltura. Neve, freddo, piogge torrenziali, smottamenti e violente folate di vento hanno causato danni rilevanti alle colture, quantificabili in decine di milioni di euro. A sottolinearlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che, attraverso un primo monitoraggio sull’intero territorio nazionale, ha registrato pesanti conseguenze a moltissime colture orticole, agli alberi da frutta primaverile ed estiva, ai terreni agricoli completamente allagati.

Risultano gravemente danneggiate, a causa delle abbondanti nevicate strutture agricole e in particolare serre florovivaistiche. Stesso discorso per le stalle e per le cascine, per il rimessaggio di foraggio e di attrezzature.
Danni, secondo la Cia, si hanno in quasi tutte le regioni dove a situazione nelle campagne è abbastanza critica. Molte aziende sono rimaste isolate a causa delle abbondanti nevicate. Infatti, oltre al possibile crollo di serre e di strutture aziendali, sono inaccessibili le strade rurali; mentre si cominciano a verificare problemi per gli approvvigionamenti (mangime e foraggio) del bestiame e difficoltà nel trasporto del latte. Un quadro che, se il maltempo continuerà ad imperversare anche nei prossimi giorni, può divenire ancora più preoccupante.

Anche la pioggia, che si è abbattuta per ore e con grande intensità, ha provocato allagamenti nei terreni agricoli. Molte le aziende agricole -segnala la Cia- che sono state invase dalle acque. Anche diverse stalle hanno subito pesanti danni. Mentre le forti folate di vento (in alcune zone ci sono state violente trombe d’aria) hanno avuto conseguenze per le serre e le attrezzature aziendali.
Il gelo ha distrutto diverse colture orticole in campo aperto. Danni si registrano per le coltivazioni di zucchine, di insalate, di cavoli, di cavolfiori, di cicoria, di radicchio, di verza.

Molti sono stati anche gli smottamenti e le frane. Questo perchè -avverte la Cia- i terreni non sono riusciti ad assorbire l’abbondante acqua.
Per tale motivo la Cia, che ha già istituito unità di crisi in molte province, ha sollecitato la delimitazione delle zone colpite al fine di richiedere lo stato di calamità naturale.
Questi nuovi danni -afferma la Cia- rendono ancora più difficile lo scenario della nostra agricoltura, che già attraversa una fase di grande incertezza con una pesante crisi. Gli imprenditori agricoli continuano a vedere calare i propri redditi (meno 25,3 per cento nel 2009) e i prezzi praticati sui campi (meno 13,4 per cento) e diminuire sempre di più la loro competitività sui mercati.