Mediaset: proclamato un ulteriore giorno di sciopero
L'Azienda ha viceversa confermato la sua volontà di procedere alla cessione di ramo
ROMA - I sindacati proclamano un nuovo giorno di sciopero per i lavoratori del gruppo Mediaset. Slc-Cgil, Fistle-Cisl e Uilcom, in una nota, ribadiscono la loro contrarietà alla cessione delle attività trucco, acconciatura e sartoria all'indomani del primo incontro per la procedura di cessione del ramo d'azienda avvenuto con il responsabile delle risorse umane del gruppo e il responsabile della Pragma, individuata da Mediaset come acquirente.
«La delegazione sindacale, richiamando i motivi dello sciopero del 10 e 11 gennaio 2010 - si legge nella nota -, ha unanimemente ribadito la piena contrarietà a tale progetto aziendale, reiterando l'invito alla controparte a rinunciare alla sua attuazione, che non appare coerente e motivata con le scelte strategiche che l'Azienda ha sempre dichiarato.
L'Azienda ha viceversa confermato la sua volontà di procedere alla cessione di ramo, motivando ciò con la configurazione che ha assunto il mercato in questo settore, relativamente a professionalità che ha definito 'non caratteristiche'. Ha aggiunto che tale operazione fornirebbe garanzie occupazionali (durata della commessa di cinque anni), mantenimento delle attuali condizioni retributive, anche tenendo conto dell'Accordo Integrativo Aziendale».
I sindacati al termine dell'incontro «confermano la loro insoddisfazione, e ripropongono all'Azienda di recedere dal progetto, atto che sarebbe da tutti i lavoratori interpretato come significativo dell'effettiva volontà di Mediaset di andare nella direzione dichiarata». I sindacati chiedono piuttosto all'azienda ulteriori elementi di chiarezza e si dicono disponibili a soluzioni alternative interne. A sostegno di tale richiesta, conclude la nota, i sindacati «indicono lo stato d'agitazione con immediato blocco delle prestazioni di lavoro straordinario e proclamano una ulteriore giornata di sciopero nazionale per l'intero Gruppo Mediaset, del quale definiranno quanto prima la data. Su queste indicazioni da oggi si svolgono le assemblee dei lavoratori».