1 maggio 2024
Aggiornato 21:30
Settore vitivinicolo

Crolla del 66% l'importazione di champagne

E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati ISTAT: «si consolida la leadership dello spumante di casa nostra»

ROMA - Con un crollo del 66 per cento nelle importazioni di champagne in Italia i brindisi di fine anno con le bollicine d'oltralpe raggiungono il minimo storico e sono appena un terzo di quelli dello scorso anno. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi nove mesi del 2009 che confermano il momento di difficoltà per il prodotto francese che, durante nell'anno che si sta concludendo, ha dovuto contenere la produzione a 260 milioni di bottiglie, in forte calo rispetto ai 322 milioni del 2008.

Con la grave crisi dello champagne francese si consolida - sottolinea la Coldiretti - la leadership dello spumante in Italia dove il brindisi Made in Italy stravince nel 98 per cento dei casi con circa 80 milioni di bottiglie stappate durante le festività sulle tavole degli italiani.

Fatturato di 2,5 miliardi di euro - In Italia sono stati prodotti 345 milioni di bottiglie nel 2009 con un fatturato stimato in 2,5 miliardo di euro. L'Asti Docg è in testa - continua la Coldiretti - nella produzione nazionale con poco piu' di 80 milioni di bottiglie prodotte, seguito dal Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene con 50 milioni, anche se sono ben 160 milioni le bottiglie di Prosecco (Doc e non Doc) commercializzate. Il Veneto è la prima regione italiana per produzione davanti al Piemonte.

In Italia - sottolinea la Coldiretti - sono state prodotte oltre 300 milioni di bottiglie con il metodo Charmat e 45 milioni con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare anche diversi anni con un prezzo finale più elevato.

Successo all'estero - Il Made in Italy consolida il successo anche all'estero dove il maggior numero di brindisi italiani sono stati fatti - conclude la Coldiretti - in Germania e negli Stati Uniti, ma in forte crescita sono anche la Gran Bretagna e i paesi emergenti. Una conferma dell'alto gradimento che sta riscuotendo la produzione nazionale di spumante che erode quote importanti di mercato ai concorrenti francesi in molti Paesi.