18 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Industria automobilistica USA

Chrysler, Marchionne: possibile margine operativo al 7% nel 2014

Per l'Amministratore delegato della FIAT «l'Amministrazione Obama ha fatto quello che Europa non vuole fare»

NEW YORK - Chrysler sarà in grado di raggiungere un margine operativo dal 7 al 7,7% negli Stati Uniti entro il 2014, un risultato che al momento non è possibile in Europa. Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat-Chrysler Sergio Marchionne in un'intervista ad Automotive News Europe.

«USA MEGLIO DELL'EUROPA» - Il motivo, ha spiegato Marchionne, è che «l'amministrazione Obama ha fatto tutto ciò che l'Europa non ha voluto fare». Nel Vecchio Continente, ha detto, il problema delle eccessive dimensioni strutturali delle aziende non è stato affrontato e «interessi nazionali continuano a prevale sulla complessiva salute del settore. Il governo Obama, piaccia o no, ha costretto il comparto auto ad una ristrutturazione». Per questo, ha detto, penso che una gestione efficiente di Chrysler «possa produrre un margine dal 7 al 7,7% negli Stati Uniti».

«PER CHRYSLER STRADA LUNGA» - Marchionne lo scorso 4 novembre ha illustrato da Detroit il piano industriale di Chrysler per i prossimi cinque anni. Nell'intervista di oggi si è detto ottimista sul futuro del terzo costruttore di Detroit, anche se ha ammesso che la strada sarà lunga. «Il mercato continua ad essere difficile negli Stati Uniti e, sfortunatamente, c'è una base di clienti che è in qualche modo scettica nel suo atteggiamento verso Chrysler. Mentirei se dicessi che il consumatore americano pensa che Chrysler sia completamente uscita dal tunnel e si merita una seconda chance. Per certi versi questa situazione non è diversa da quella cha abbiamo trovato in Fiat quando la società era in simili difficoltà finanziare. Abbiamo utilizzato un approccio molto progressivo e metodico per costruire la fiducia dei consumatori», ha detto. «Ma non ci si possono aspettare miracoli dalla sera alla mattina».