29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Vertice FAO

Barroso: «Sicurezza alimentare e clima, sfide interconnesse»

Contro la fame, serve un «sistema mondiale di allarme rapido». Dobbiamo riuscire a dimezzare la fame nel mondo entro il 2015

ROMA - Un «sistema di allarme rapido», basato su dati scientifici, per la sicurezza alimentare. Lo ha proposto il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, intervenendo al vertice Fao che si è aperto oggi a Roma. Nel suo discorso ai capi di Stato e di governo, Barroso ha attratto l'attenzione sul nesso tra sicurezza alimentare, sicurezza mondiale e lotta contro il cambiamento climatico.

«Un mondo dove un miliardo di persone sono affamate - ha dichiarato - è non solo una macchia sulla nostra coscienza collettiva, ma anche una crescente minaccia per la nostra sicurezza mondiale. Come la lotta contro il cambiamento climatico, anche la lotta contro la fame non può aspettare: dobbiamo riuscire a dimezzare la fame nel mondo entro il 2015, secondo quanto previsto dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio».

«E per la sicurezza alimentare - ha proseguito Barroso - dobbiamo creare un sistema mondiale di allarme rapido basato su dati scientifici, simile a quello istituito nell'ambito della lotta contro il cambiamento climatico. Questa conferenza deve affrontare tre importanti questioni, che sono interconnesse: la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico e la biodiversità. Queste sono sfide importanti e difficili - ha detto ancora il presidente della Commissione Ue - e io sono determinato ad affrontarle durante il prossimo mandato della Commissione europea».

La partecipazione del presidente Barroso al vertice Fao - fanno notare da Bruxelles - è coerente con il forte impegno della Commissione europea a favore della sicurezza alimentare e con la decisione dell'Ue di aumentare gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo, che sono anche le prime vittime del cambiamento climatico. Al vertice Fao partecipano del resto anche i commissari europei per l'agricoltura, Marian Fischer-Boel, e per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, Karel De Gucht.

Di tutti i membri della Fao, l'Unione Europea è di gran lunga il più importante in termini di contributi al bilancio. La Fao è stata uno dei principali beneficiari dello strumento alimentare di un miliardo di euro proposto dal presidente Barroso e approvato dal Consiglio Ue nel dicembre 2008.

La settimana scorsa Barroso ha incontrato il direttore generale della Fao Jacques Diouf e ha sottolineato come finanziamenti continui e investimenti mirati siano necessari per migliorare la sicurezza alimentare nel lungo periodo. Ma gli investimenti, ha rimarcato il presidente della Commissione Ue, devono essere accompagnati da una buona governance. E «il coordinamento delle organizzazioni internazionali è essenziale per completare e rafforzare le iniziative multilaterali e bilaterali esistenti».