Immigrati: a Ferrara imprese in crescita nei primi sei mesi del 2009
Ogni 100 imprese individuali, 5 hanno il titolare immigrato
FERRARA - L’impresa si conferma corsia preferenziale per l’integrazione di tanti immigrati extracomunitari residenti nella nostra provincia. Nei primi sei mesi del 2009 sono 1.190 le imprese individuali aperte da persone nate al di fuori dei confini dell’Unione Europea: + 1,7% rispetto all’anno precedente. Un andamento, questo, opposto a quello manifestato dalle imprese ferraresi con titolare italiano, calate nel primo semestre da 22.147 a 21.793, con una diminuzione del 2,2%. Questi, in sintesi, i dati più significativi diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta sul Registro delle imprese.
A Ferrara, ogni 100 imprese individuali 5 hanno il titolare immigrato, un dato che colloca il territorio estense al 70° posto nazionale e all'ultimo posto in regione. La classifica per nazionalità degli imprenditori immigrati continua ad essere saldamente capeggiata dal Marocco che, con poco più di 235 imprese, rappresenta il 19,7% del totale provinciale. Seguono la Cina (173 unità), l’Albania (149), e la Tunisia (111). Da rilevare la presenza di 151 imprese individuali con titolare romeno, due terzi dei quali nel settore delle costruzioni.
«La crisi non fa sconti a nessuno e anche la componente più dinamica dei nuovi imprenditori, quelli immigrati, risente delle difficoltà di questo momento - ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Carlo Alberto Roncarati. E’ però significativo che tanti cittadini immigrati, spesso dopo anni di lavoro dipendente, sentano di poter costruire un futuro nella nostra provincia attraverso l’impresa. Il contributo di questi piccoli imprenditori è spesso prezioso in termini di valore aggiunto, di competenze ma soprattutto di promozione sociale delle persone. Fare impresa – ha concluso Roncarati - significa accettare di avere responsabilità verso il mercato e rispettare le sue regole, ma per un cittadino immigrato, guadagnare il ruolo di imprenditore significa anche accreditarsi presso i propri connazionali e verso la comunità italiana in cui vive e opera. E’ un canale che va incoraggiato dalle istituzioni perché rappresenta una leva importante per far crescere l’autostima dei cittadini immigrati e la loro positiva integrazione nel territorio».
Le vocazioni settoriali che gli immigrati trasferiscono nel sistema imprenditoriale ferrarese conferma al primo posto il settore delle Costruzioni, con 454 aziende, pari al 12,2% di tutte le imprese individuali operanti nel settore, seguito dal Commercio, con 400 imprese individuali, pari all'8% del comparto. Per quanto riguarda la distribuzione per settore delle imprese di immigrati, da sottolineare la significativa presenza nell'artigianato di operatori provenienti dalla Cina, con 68 imprese (in leggero calo rispetto alla fine dello scorso anno), che rappresentano circa la metà di tutta le iniziative individuali immigrate del settore. Nel caso delle costruzioni, la leadership settoriale, con una incidenza al di sopra del 25%, è dell’Albania con 130 imprese, il 29% di tutto il comparto. Mentre nei settori del commercio e del trasporto a prevalere è il Marocco, che rappresenta, in entrambi i casi, oltre un terzo dell'imprenditoria migrante.
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