20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Piano quinquennale che getterà le basi per la rinascita del colosso di Detroit

Domani Marchionne svela il piano di rilancio Chrysler

Grande attesa e centinaia ospiti al quartier generale

DETROIT - Domani è il giorno di Sergio Marchionne. L'amministratore delegato di Chrysler alzerà il velo sull'atteso piano quinquennale che getterà le basi per la rinascita del colosso di Detroit, un rilancio che, assicurano i bene informati, farà ampio affidamento su Fiat e sulle sue tecnologie. Se Chrysler per il momento si trincera dietro poche, generiche, frasi, - «sarà un programma organico», ha detto uno dei portavoce della società, - qualcosa nei giorni scorsi era trapelato e, appunto, puntava diretto verso il Lingotto.

Per il momento, sono le note a margine gli unici elementi sicuri: alla conferenza del 4 novembre Chrysler Group attende oltre 300 persone, tra analisti finanziari, rappresentanti dei sindacati e del Governo (in qualità di azionisti del colosso di Detroit), autorità locali e, ovviamente, giornalisti. La presentazione del piano quinquennale, come ha specificato il portavoce della società Gualberto Ranieri, sarà diffusa in diretta online dal quartier generale di Auburn Hills, in Michigan, sul sito www.chryslergroupllc.com. L'evento dovrebbe iniziare alle 11 (le 17 in Italia) e concludersi attorno alle 19 (l'una di notte in Italia).

Marchionne parlerà in apertura e in chiusura della conferenza, durante la quale interverranno anche il direttore finanziario Richard Palmer, l'amministratore delegato del marchio Chrysler Olivier Francois, il numero uno di Ram Fred Diaz e il capo del marchio Dodge Ralph Gilles. Oltre ai dirigenti delle divisioni manifatturiere e ingegneristiche, prenderanno la parola anche Pietro Gorlier, amministratore delegato di Mopar (Motor Parts, la divisione componenti e servizi di Chrysler) e il numero uno del marchio Jeep Michael Manley.

Il piano di rilancio, che dovrebbe includere cambiamenti radicali della filosofia e del modello aziendale Chrysler, rappresentano una sfida notevole per Marchionne, che ha costruito la propria reputazione sulla fortunata strategia capace di rilanciare Fiat, di cui rimane amministratore delegato. Nel breve periodo, il suo compito sarà tenere Chrysler a galla appunto fino a quando i nuovi prodotti saranno lanciati sul mercato americano, cercando di fare fronte alla progressiva perdita di quota di mercato negli Stati Uniti (a settembre calata all'8,35% dall'11,1% di un anno fa).