28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
«E' possibile tagliare l'Irap alle imprese e ridurre le tasse a lavoratori»

Marcegaglia: «Sgravi possibili con tagli a spesa improduttiva»

Il Presidente di Confindustria propone avviso comune, il Ministro Tremonti apre

CAPRI - E' possibile tagliare l'Irap alle imprese e ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati senza «scassare» i conti pubblici. Ne è convinto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che dal meeting degli under 40 ha lanciato la proposta di un avviso comune per tagliare la spesa pubblica improduttiva. Dai risparmi derivanti da questa operazione, stimati in almeno 15 miliardi di euro, secondo la leader dell'associazione di viale dell'Astronomia si potrebbe allentare la pressione fiscale, che ha raggiunto livelli eccessivi su imprese e lavoratori.

APPELLO ACCOLTO - L'appello di Marcegaglia è stato recepito dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che, davanti alla platea dei giovani imprenditori, ha confermato anche l'ipotesi di costituire un fondo per la capitalizzazione delle Pmi. Ed è stato accolto con favore anche dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

NUOVA FASE COMPLESSA - Nelle conclusioni, Marcegaglia ha affrontato anche il tema della crisi economica, manifestando la preoccupazione degli industriali per l'occupazione. Ha chiesto uno «sforzo di serietà» e maggiore «misura nel dibattito» politico, perchè sebbene «l'emergenza peggiore sia alle spalle» si sta aprendo una «nuova fase» che si preannuncia comunque «complessa».

MEZZOGIORNO - Il presidente di Confindustria ha chiesto di «unire le forze» per superare questa fase delicata e di dedicare molta attenzione al Mezzogiorno, che «prima ancora di interventi straordinari ha bisogno di una buona politica ordinaria». Il paese, e il Sud in particolare, ha detto Marcegaglia, ha bisogno di riforme. «Serve una classe politica e burocratica all'altezza - ha aggiunto - che non sviluppi clientele e malaffare, ma che si metta al servizio dei cittadini e delle imprese».

TAGLIARE LA SPESA IMPRODUTTIVA - Sui temi del fisco «non c'è una contrapposizione tra il partito della spesa e quello del rigore - ha dichiarato - io non mi iscrivo a nessuno di questi partiti, perchè è possibile unire le due cose: trovare soldi per fare investimenti in ricerca e innovazione, infrastrutture e sgravi fiscali, e nello stesso non spaccare, scassare, i conti pubblici tagliando la spesa pubblica improduttiva».

Il leader degli industriali ha spiegato che «è importante andare in questa direzione» e che è possibile attraverso una politica oculata tagliare la spesa pubblica improduttiva per almeno 15 miliardi di euro. «Per esempio - ha proseguito Marcegaglia - abbiamo fatto delle ricerche sugli acquisti che fa la pubblica amministrazione. Se tornassimo ai livelli del 2000, al netto dell'inflazione, potremmo ridurre i costi di 11 miliardi di euro, un'enormità. E se accorpassimo prefetture e Province risparmieremmo altri 4 miliardi. Inoltre, sulla sanità, soprattutto al Sud, ci sono sprechi enormi e bassa qualità. Serve dunque un grande sforzo comune per il taglio della spesa pubblica improduttiva».