20 aprile 2025
Aggiornato 06:00
Sul tavolo il controverso taglio dell'Irap

Oggi a Capri atteso «faccia a faccia» Tremonti-Marcegaglia

La Cisl, per bocca del Segretario Bonanni, pronta a sciopero generale se i tagli sono solo per imprese

ROMA - Atteso faccia a faccia oggi a Capri tra industriali e ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Sul tavolo il controverso taglio dell'Irap, su cui gli imprenditori sollecitano da tempo il Governo. Dopo l'entusiasmo dimostrato per le parole del premier Silvio Berlusconi, che poco più di una settimana fa, davanti all'assemblea degli artigiani della CNA, ha annunciato il graduale taglio dell'imposta, fino alla sua totale eliminazione, è sceso il gelo tra il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e il responsabile dell'Economia.

TENUTA DEI CONTI - Tremonti ha subito frenato, fino a minacciare le dimissioni. La promessa del premier non gli è piaciuta: tagliare l'Irap, che nel 2008 ha portato nelle casse dello Stato circa 40 miliardi, non è possibile. La priorità è la tenuta dei conti pubblici. I soldi ora non ci sono e la strada per l'uscita dalla crisi è ancora tutta in salita, nonostante qualche tiepido segnale di ripresa.

Ma la maggioranza in Senato è tornata alla carica. Pdl e Lega hanno provato a ripresentare un emendamento alla Finanziaria per un taglio dell'Irap. E ancora una volta è arrivata la bocciatura del Tesoro che ha preso tempo rinviando tutto all'Aula.

E così oggi, in occasione del tradizionale convegno dei giovani imprenditori di Confindustria, il ministro dell'Economia, non vorrà presentarsi come nemico degli industriali ma, nello stesso tempo, richiamerà tutti al senso di responsabilità che significa controllo della spesa, rigore per la tenuta dei conti pubblici. Una priorità che un Paese con un alto debito pubblico non può dimenticare.

«DAGLI ANNUNCI AI FATTI» - Ma gli industriali, che in piena crisi non avevano sollecitato tagli di tasse, consapevoli del problema del debito pubblico e della necessità di stanziare risorse per gli ammortizzatori, non appena hanno visto che paesi come Francia e Germania, diretti competitori in alcuni settori, hanno cominciato a muoversi, hanno subito tirato fuori dal cassetto il taglio dell'Irap. E quando è arrivata la promessa di Berlusconi lo hanno immediatamente invitato a passare «dagli annunci ai fatti».

ALTOLÀ DEI SINDACATI - Ma accanto allo stop di Tremonti c'è l'altolà dei sindacati, che sono pronti anche allo sciopero generale, come annunciato oggi a sorpresa dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni, se il Governo interviene solo a favore delle imprese. I tagli alle tasse vanno fatti anche a lavoratori e pensionati che stanno pagando il prezzo più alto della crisi.