29 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Germania, un mercato su cui investire

Il mercato tedesco si apre alle eccellenze lucane

Il sistema camerale offre opportunità di conoscenza per le imprese dell’agroalimentare

POTENZA - Un mercato che ama il made in Italy e può contare su 82 milioni di consumatori (oltre il 16% della popolazione europea); un’area al centro dell’Europa e, per questo, molto sensibile a scambi e flussi di merce; una realtà perfettamente infrastrutturata, legata all’Italia da antiche e proficue relazioni di import-export, in cui i consumatori hanno vissuto la crisi con grande tranquillità (non avendo avuto grosse ripercussioni sul fronte del mercato del lavoro) e stanno guardando al futuro con realistico ottimismo.

E’ questo l’identikit della Germania attuale, così come l’ha tratteggiato Domenico Varuzza, direttore dell’Ufficio di Berlino della Camera di Commercio Italiana per la Germania, nel corso dei lavori del seminario «Affrontare la crisi: le opportunità del mercato tedesco» organizzato dalla Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza, in collaborazione con il Distretto Agroindustriale del Vulture e con il supporto della Camera di Commercio Italiana per la Germania. L’incontro, nella sessione mattutina, ha visto anche interventi di esperti italo-tedeschi sulle modalità per fondare un’impresa su quel territorio e sulle opportunità del sistema fiscale tedesco. L’analisi della legislazione tedesca e l’individuazione di soluzioni che nel rispetto della legge ottimizzino i costi delle aziende che intendono esportare.

«Questa modalità di informazione sul mercato tedesco, che mettiamo a disposizione delle nostre imprese – ha sottolineato il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte – rappresenta una forma di innovazione necessaria a preparare il terreno in vista di importanti appuntamenti che vedranno i nostri operatori protagonisti, primo fra tutti l’Anuga di Colonia. Riteniamo che oggi sia probabilmente indispensabile conoscere in anticipo le caratteristiche dei mercati di riferimento, ma anche le tendenze, i gusti, le novità legislative e fiscali, per potervi penetrare con maggiori probabilità di successo, battendo la concorrenza sempre più agguerrita e globalizzata».

Le importazioni tedesche dall’Italia, in effetti, continuano a registrare numeri significativi, il che può incoraggiare i produttori lucani a spingersi su un mercato in cui le produzioni tipiche di eccellenza italiane hanno ancora margini di impatto notevoli. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, gli esperti focalizzeranno nello specifico proprio il comparto agroalimentare, le sue opportunità e i trend di sviluppo, ma anche il sistema fieristico e le modalità per superare le differenze interculturali e intraprendere un percorso commerciale con partner tedeschi.