2 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Secondo una ricerca dell'Osservatorio di Milano

35 milioni di italiani in movimento nei primi 3 weekend di agosto

Ma i veri vacanzieri calano del 20%

MILANO - Secondo una ricerca dell'Osservatorio di Milano che riguarda 12 grandi città da Milano a Palermo, passando per Bologna, Roma e Firenze, nei primi tre fine settimana di agosto si sono messi in movimento 35 milioni di persone.

Undici milioni sono rimasti fuori solo per il fine settimana, per quanto riguarda i restanti 24 milioni: 17 milioni si sono recati nella seconda casa o da partenti e amici per risparmiare ristorante e albergo; i restanti 7 milioni hanno fatto una vacanza vera e propria preferendo come mete per l'Italia, la Costa adriatica per il mare, la Val d'Aosta e il Trentino Alto Adige, per la montagna. Per l'estero, le città europee sono state in ordine Londra, Parigi e Barcellona. Per le lunghe destinazioni le maggiori scelte sono andate ai Caraibi e al Mar Rosso.

«Da questi dati si può comprendere - spiega il direttore dell'Osservatorio di Milano, Massimo Todisco - come si sia avuto un calo del 20 per cento di veri vacanzieri, come sia aumentato del 10 per cento il numero di coloro che vanno nella seconda casa o da parenti o amici e come si sia ridotto il tempo vacanza mediamente a 7-8 giorni».

«Allora - ha proseguito - quando si mostrano in televisione i caselli autostradali pieni di auto lì c'è di tutto, anche chi va a trovare la sorella da Milano a Pavia. Quando, infine - ha detto Todisco - si fanno vedere spiagge affollate da bagnanti, per l'80 per cento si tratta di persone della stessa città, soprattutto al Sud, che costrette a rinunciare alle ferie si accontentano di fare come facevano i loro padri al mare al mattino con sdraia, ombrellone e colazione al sacco e ritorno a casa alla sera».

«Per quanto riguarda le grandi città del Centro-Nord - ha concluso Todisco - come Milano, Torino e Bologna, si registra un traffico simile a quello di luglio e chi non è potuto andare in ferie si accontenta dell'aria condizionata dei centri commerciali invece dell'aria salubre della montagna, dell'acqua dolce delle piscine invece di quella salata del mare. Basta sognare un po' e anche quest'estate passa!».