Tremano i 52mila clienti USA della banca svizzera Ubs
Chiesto il rinvio del processo per imporle di rivelare i nomi
NEW YORK - La banca svizzera Ubs, il governo di Washington e quello di Berna hanno chiesto il rinvio del processo che dovrebbe iniziare domani a Miami, in Florida, per imporre la rivelazione dei nomi di 52mila clienti statunitensi dell'istituto di credito.
«La parte ricorrente in giudizio, il governo degli Stati Uniti, e l'imputato, Ubs, chiedono congiuntamente con il sostegno del governo svizzero un rinvio (del processo) per permettere ai due governi di proseguire le loro discussioni al fine di arrivare a una soluzione in questa vicenda», ha indicato un documento reso pubblico oggi.
Su questo documento è segnalato che, in mancanza di accordo, il processo sarà rinviato di tre settimane, al 3 agosto. Il giudice Alan Gold, incaricato del caso, non ha ancora fatto sapere la sua decisione.
Il fisco americano cerca di convincere la giustizia a intimare a Ubs di sottoporsi alle sue ingiunzioni, sottolineando che l'istituto di credito ha «sistematicamente e deliberatamente» violato la legge statunitense. Ma la banca svizzera osserva da parte sua che se si piegasse alle richieste americane, inizierebbero i problemi con le autorità svizzere.
Il governo svizzero aveva annunciato mercoledì che assumerà «tutte i provvedimenti necessari», anche procedendo al sequestro dei dati dati bancari, per impedire alla banca Ubs di consegnare informazioni sui clienti in violazione della legge svizzera che protegge il segreto bancario.
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