29 aprile 2024
Aggiornato 14:00

FMI: Eurolandia, ripresa incerta solo in 2010, «pulire» banche

Ok risposta a crisi BCE. Essenziale ancorare finanza pubblica

BRUXELLES - I governi dei Paesi dell'area euro, per rendere più sicura la ripresa economica dovranno intraprendere «ulteriori azioni decise». Lo scenario economico è ancora caratterizzato dalla recessione con alcuni primi segni di miglioramento e una ripresa che probabilmente sarà «lenta e incerta» e partirà solo dalla prima metà del 2010. E' la previsione del Fondo Monetario Internazionale che oggi ha pubblicato il documento conclusivo relativo alla missione annuale nella zona euro - ex articolo IV del suo statuto - promuovendo le energiche misure messe in atto dalla Banca Centrale Europea per combattere la crisi e sottolineando come oggi sià «più essenziale che mai» ancorare la politica di bilancio nel medio periodo con programmi di risanamento finanziario credibili.

«Dopo una brusca contrazione dell'attività economica - si legge nel documento - sono emersi alcuni segni di miglioramento. L'area euro è stata colpita duramente dal crollo del commercio durante le turbolenze finanziarie globali, esacerbate da una correzione degli squilibri interni in alcuni Paesi». Gli economisti dell'istituzione di Washington anticipano che «il calo dell'attività economica dovrebbe attenuarsi nel resto del 2009 per lasciare spazio a una modesta ripresa nella prima metà del 2010». Una ripresa sula quale peseranno l'attuale processo di riduzione dell'indebitamento nell'economia, le ristrutturazioni aziendali in corso e l'ascesa della disoccupazione che, insieme, peseranno sulla domanda interna.

Una delle chiavi per assicurare robustezza alla ripresa economica - sottolinea il rapporto del Fondo - va cercata nel settore finanziario. «Ora è essenziale un'azione risoluta e coordinata di pulizia del sistema bancario. L'Europa non si può permettere un approccio frammentario che perpetui l'incertezza, lasci gli investitori privati ai margini e permetta che l'intervento del governo nel settore pesi sull'efficienza complessiva. Inoltre, la posizione complessiva delle banche dev'essere complessivamente riesaminata per valutare i fabbisogni di capitale e la solidità». Un'azione di ricognizione che secondo l'istituzione di Washington dovrà essere seguita da ulteriori azioni sui versanti della trasparenza, della ricapitalizzazione e, laddove questo sia necessario, della ristrutturazione o liquidazione delle istituzioni finanziarie.

Ma anche l'ancoraggio delle politiche di bilancio dei Paesi di Eurolandia nel medio periodo «ora è più essenziale che mai». Se da un lato è essenziale il sostegno dei bilanci pubblici a sostegno della ripresa, «per affrontare le preoccupazioni di solvibilità, le azioni di breve periodo devono essere inquadrate in programmi credibili di risanamento finanziario a medio termine, sostenuti dall'applicazione del Patto di Stabilità e di Crescita con passi di risanamento preannunciati non appena la ripresa prenderà piede».