29 marzo 2024
Aggiornato 09:30

Chrysler: ok tribunale a vendita FIAT, ma incognita Corte suprema

Operazione congelata fino a lunedì;scadenza 15 giugno si avvicina

NEW YORK - L'alleanza tra Fiat e Chrysler mette a segno un altro punto in attesa del verdetto definitivo. La corte di appello di New York ha confermato il parere positivo del tribunale fallimentare alla vendita di asset al Lingotto, rigettando di fatto il ricorso che era stato presentato dai fondi pensione dell`Indiana. Un importante passo in avanti, atteso in realtà dallo stesso governo americano, visto che un portavoce del dipartimento del Tesoro si era detto fiducioso sul sì della corte d`appello federale, lo 'US Second Circuit of Appeals'.

Ma lo stesso giudice della corte di appello di New York ha deciso di congelare la vendita effettiva di Chrysler a Fiat fino alle ore 16 di New York di lunedì 8 giugno (le 22 in Italia). La decisione è stata presa al fine di permettere ai fondi di presentare un eventuale ulteriore appello alla Corte Suprema, a meno che tale tribunale di ultima istanza decida prima di tale scadenza di non ricevere l'appello.

A tale riguardo durante l'udienza la corte, composta da tre giudici, ha chiesto a Glenn Kutz, uno dei legali dei fondi pensione dell'Indiana che si oppongono all'operazione se i suoi colleghi si stessero preparando a formalizzare un'ulteriore istanza di appello alla Corte Suprema. «La sua ipotesi è corretta», ha risposto il legale facendo scattare le risate in aula.

Momenti di tensione nell`udienza non sono d'altronde mancati nel corso dell'udienza, con Thomas Lauria, un altro legale che rappresenta i fondi pensione dell`Indiana - che fanno parte della categoria dei creditori garantiti di Chrysler- che ha sottolineato che la decisione di approvare la vendita di Chrysler a Fiat pone lo stesso concetto di credito garantito in una condizione «di grande pericolo». La mozione, ha detto Lauria, «avrebbe dovuto essere negata».

Dal canto suo il legale della Chrysler, Thomas Cullen, ha sostenuto che l'operazione di vendita di asset al Lingotto è l'unico modo per mantenere l'azienda Usa operativa mentre i creditori otterrebbero il miglior rimborso possibile nelle attuali circostanze.

Il tempo per il perfezionamento dell'operazione Fiat-Chrysler sta scorrendo inesorabilmente. Se la transazione non ferrà perfezionata entro il 15 giugno la Fiat avrà l'opzione di ritirarsi. E la produzione in tutti gli stabilimenti Chrysler è bloccata fino al completamento della vendita.