19 aprile 2024
Aggiornato 02:00

Chrysler: fondi Indiana potrebbero ricorrere a Corte Suprema

Rischio di oltrepassare scadenza 15 giugno

DETROIT - Sono pronti ad affilare le armi, e a fare il possibile per rallentare il completamento dell'accordo tra Fiat e Chrysler, arrivando a fare un ulteriore ricorso, se ce ne sarà bisogno, fino alla Corte Suprema. Sono i tre fondi dell'Indiana che si sono opposti fin dall'inizio all'alleanza tra Fiat e Chrysler e che oggi hanno presentato un ricorso in appello alla corte di New York, contro il via libera all'alleanza arrivato dal giudice Arthur Gonzalez.

Stando a quanto riporta il sito Detroit Free Press, tuttavia, se anche la corte di appello darà ragione a Gonzalez, i legali dei fondi pensione dell'Indiana potranno chiedere che ad ascoltare le loro argomentazioni sia l'intero gruppo di giudici del tribunale, il «Second Circuit of Appeals» di New York (ad ascoltarli nell'udienza di oggi è infatti un panel di tre membri). E da segnalare che tra tutti i giudici della corte di appello c'è anche lei, Sonia Sotomayor, nominata dal presidente Usa Barack Obama come giudice della Corte Suprema.

A quel punto, ha spiegato il professore di legge fallimentare della St John's University Anthony Sabino, se anche l'intera corte di appello confermerà la decisione di Gonzalez, i fondi pensione potranno chiedere che ad esprimersi sia un membro della Corte Suprema.

Visto che ogni giudice della Corte Suprema è assegnato a ciascuna corte di appello, in questo caso il giudice della Corte Suprema chiamato a esprimersi potrebbe essere Ruth Bader Ginsburg. Il professor Sabino ritiene che il giudice potrebbe decidere di esprimersi, o di sottoporre il caso all'intera Corte Suprema.

La Corte Suprema potrebbe decidere anche semplicemente di non ascoltare il caso, dando di fatto il via libera all'accordo tra Fiat e Chrysler. L'iter potrebbe a quel punto diventare molto lungo, e superare la data di scadenza del 15 giugno, oltre la quale Fiat potrebbe decidere anche di ritirarsi.

Intanto Tom Johnson, portavoce di Fiat, ha commentato la situazione affermando che «non commenteremo le ipotesi» aggiungendo «rilasceremo un commento nel momento appropriato».