27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
FIAT

Chrysler: slitta a domani decisione giudice su concessionari

Mentre udienza appello fondi Indiana attese par venerdì

NEW YORK - Slitta a domani la decisione del tribunale fallimentare di New York sulla richiesta di Chrysler di tagliare i rapporti con 789 dei suoi circa 2.400 concessionari. Lo ha stabilito il giudice Arthur Gonzalez, che domani ascolterà le argomentazioni preparate degli avvocati della casa automobilistica, mentre è anche prevista l'audizione di alcuni manager. Tesi a cui si oppongono le centinaia di concessionari per cui si profila la chiusura dei contratti di franchising.

Chrysler afferma di aver individuato i concessionari da tagliare prevalentemente sulla base di due parametri: o sono troppi vicini ad altri concessionari, o non sono redditizi.

Ma gli interessati replicano di non costare nulla alla società, e di essere solo canali di ingresso del fatturato. In più lamentano il breve preavviso con cui sono stati informati: solo tre settimane.

Ma la partita potrebbe sollevare attriti anche a livello politico, sia per la neo-alleata di Fiat sia per General Motors, che vuole tagliare oltre 2.000 concessionari entro il 2010 e per cui l'amministrazione Obama ha appena deciso di procedere nuovamente con il passaggio per i tribunali fallimentari, tramite il Chapter 11, una sorta di amministrazione controllata. Le due case sono chiamate a rispondere, fin da oggi, presso una commissione del Senato Usa. Potrebero essere bersagliate da critiche da parte di esponenti di entrambi gli schieramenti irritati per queste manovre, effettuate mentre ricevono miliardi di dollari di aiuti statali anche per evitare tagli occupazionali.

Ieri il tribunale fallimentare di New York aveva ribadito il precedente via libera alla vendita della maggior parte delle attività di Chrysler alla nuova società in cui Fiat deterrà all'inizio una quota del 20% per cento; e, ancora, ha stabilito che l'ordine della vendita diventerà effettivo a mezzogiorno della giornata di venerdì 5 giugno.

Sempre Gonzales ieri ha anche deciso che ad accogliere il ricorso in appello di tre fondi dell'Indiana saranno direttamente le corti di appello federali. Questo consente di velocizzare i tempi per la conclusione dell'accordo, mentre incombe il termine del 15 giugno: se non si perfeziona l'intesa, Fiat può anche ritirare le sue offerte. L'udienza di appello è attesa per venerdì.