2 agosto 2025
Aggiornato 02:00

Salari, Varesi (Ugl): Serve un fisco più leggero

«Introdurre quoziente familiare»

ROMA - «Il sindacato ha già fatto la sua parte con la riforma degli assetti contrattuali per contribuire al miglioramento dei salari, spetta ora al governo intervenire riducendo una pressione fiscale troppo elevata che negli ultimi anni, ben prima che scoppiasse la crisi finanziaria, ha determinato un forte e progressivo impoverimento del potere d’acquisto dei salari ma anche delle pensioni».

FISCO - Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Paolo Varesi ricordando come «i lavoratori attendono da tempo un sostegno ai redditi che sino ad oggi non si è tradotto in misure concrete e significative. A differenza delle imprese, i lavoratori non hanno beneficiato del taglio del cuneo fiscale, sono stati penalizzati dalla mancata restituzione del fiscal drag, e il lavoro è tassato ben al di sopra delle rendite finanziarie.

POTERE DI ACQUISTO - La riduzione delle tasse rappresenterebbe un segnale concreto e immediatamente tangibile per incrementare il potere d’acquisto dei salari. Non basta aumentare gli sgravi fiscali, occorre piuttosto mettere mano ad una vera e propria riforma fiscale che vada verso l’introduzione del quoziente familiare, che trova già nel federalismo fiscale una prima apertura, e di cui l’Ugl ha già trasmesso al governo uno studio che ne consente l’attuazione in maniera progressiva».

FAMIGLIA - «Un fisco a misura di famiglia – conclude – oltre a riequilibrare un sistema fiscale che ad oggi non garantisce una equa distribuzione della ricchezza, rappresenterebbe peraltro uno strumento, come dimostra l’esempio di altri Paesi tra cui la Francia, per aumentare l’occupazione delle donne senza penalizzare la natalità».