24 aprile 2024
Aggiornato 11:00

Nuova intesa Enel-Eni-Gazprom su severenergia

Per un corrispettivo di circa 1,5 miliardi di dollari statunitensi

SOCHI - Eni ed Enel hanno firmato in data odierna un accordo con Gazprom per la cessione a quest’ultima del 51% del capitale di SeverEnergia, società che possiede l’intero capitale di Arcticgaz, Urengoil e Neftegaztechnologia, a loro volta titolari di licenze per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi con riserve di gas e petrolio stimate complessivamente in 5 miliardi di barili equivalenti di petrolio (BOE, Barrels of Oil Equivalent). A conclusione della transazione, la partecipazione attualmente posseduta da Enel in SeverEnergia si ridurrà dal 40% al 19,6% e quella di Eni dal 60% al 29,4%.

L’amministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti ha commentato: «L’accordo raggiunto segna un importante passo avanti nella nostra strategia di crescita sul mercato russo lungo tutta la catena del valore, dai campi di gas, alla generazione, alla vendita di energia elettrica. In questa prospettiva, l’ingresso di Gazprom ci dà la garanzia di poter contribuire ad alimentare con continuità e a condizioni vantaggiose con la nostra quota di gas di SeverEnergia le nostre centrali in Russia».

In base all’accordo, SeverEnergia, che impiega oltre 500 persone negli uffici di Mosca e Novy Urengoy, diviene la prima società italo-russa a operare attivamente nei giacimenti della regione dello Yamal Nenets, in Siberia occidentale, dove attualmente si produce circa il 90% del gas russo. Le parti hanno concordato di avviare la produzione di gas entro giugno 2011 dal giacimento di Samburskoye e di raggiungere almeno 150.000 BOE al giorno entro 2 anni dall’avvio della produzione. Le parti si sono impegnate a collaborare per il rinnovo e gli aggiornamenti delle licenze e per definire i dettagli del piano di sviluppo dei giacimenti.

Il corrispettivo che sarà versato da Gazprom per l’acquisto del 51% di SeverEnergia ammonta a circa 1,5 miliardi di dollari statunitensi e sarà corrisposto in due tranche tra il 2009 e il 2010. La quota di spettanza di Enel ammonta a circa 600 milioni di dollari e quella di Eni a circa 900 milioni di dollari. Il closing dell’operazione è previsto per fine giugno 2009.