Sicurezza: l'Ugl boccia ddl
Polverini : “Si va nella direzione sbagliata”
ROMA - «L’Ugl boccia il decreto sicurezza. Si va nella direzione sbagliata».
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini per la quale «prevale un approccio negativo e non inclusivo nei confronti degli immigrati e con la reintroduzione delle ronde si rischia un arretramento dello Stato sul tema della sicurezza che invece va affidata esclusivamente alla competenza e alla professionalità delle forze di polizie, per le quali l’Ugl da tempo chiede più attenzione, anche in termini di mezzi e di risorse».
«Con l’introduzione del reato di clandestinità, - continua - di fatto non è chiara l’esenzione per i medici dall’obbligo di denuncia per i clandestini mettendo a repentaglio non solo la garanzia di un diritto come la salute, che al pari della sicurezza, che va garantito a tutti, ma anche più in generale il controllo contro il diffondersi di malattie. Con questo provvedimento – aggiunge - si alimenta il pregiudizio per cui lo straniero è sinonimo di insicurezza, trascurando la sana immigrazione che esiste nel nostro Paese, e di cui abbiamo bisogno. Quegli stessi immigrati che devono attendere tempi lunghissimi per il rinnovo del soggiorno con la conseguenza di trovarsi loro malgrado in condizione di irregolarità, con tutto quel che ne consegue».
«Fermo restando la necessità di contrastare la illegalità in tutte le sue forme e a prescindere dalla nazionalità di chi commette reati, - conclude - non bisogna dimenticare gli immigrati che vivono e lavorano in Italia contribuiscono in modo significativo alla produzione del Pil, a fronte di condizione di vita e di lavoro disagiate e con scarsa sicurezza, pagano le tasse e versano contributi previdenziali e danno un aiuto importante alle famiglie nella cura dei figli e degli anziani»