Chrysler-FIAT: fuori dall'accordo 8 impianti in dismissione
Lo indica documentazione presentata a tribunale fallimentare
NEW YORK - Gli avvocati della Chrysler hanno annunciato oggi che presenteranno entro domani mattina una mozione per vendere tutte le sue attività alla Fiat, ma hanno precisato che otto fabbriche resteranno fuori dall'accordo, di cui la maggior parte saranno chiuse o lo sono già state.
Oggi sono iniziate le udienze di Chrysler davanti al tribunale fallimentare di New York: dalla documentazione presentata è emerso che la terza big di Detroit ha intenzione di chiudere cinque impianti in Missouri, Ohio e Wisconsin, dove lavorano in tutto 4.800 persone. Secondo la casa automobilistica, gli operai impiegati in queste fabbriche saranno trasferiti in altri impianti.
Si tratta delle fabbriche di Sterling Heights, in Michigan, che produce le Sebrings e le Dodge Avengers, di quella di Conner Avenue a Detroit, che produce le Dodge Vipers e di quella di St. Louis North che fabbrica i Dodge Ram pickups. Altri due impianti che chiuderanno secondo i nuovi documenti rimessi oggi saranno quelli di Twinsburg, Ohio, che produce pezzi di ricambio e quello di motori di Kenosha, nel Wisconsin.
Fuori dall'accordo con Fiat resteranno poi anche altri tre impianti: in due la produzione è già stata sospesa l'anno scorso (quello di St. Louis South e uno di assemblaggio a Newark, Delaware). Infine, la fabbrica di Axle a Detroit sarà chiusa e sostituita da un nuovo impianto vicino a Port Huron, nel Michigan.
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