25 aprile 2024
Aggiornato 08:30

Chrysler: a Uaw 55% del capitale, a Fiat 35% (Wall Street J.)

Il quotidiano ha potuto consultare i termini dell'accordo

Al sindacato statunitense dell'auto Uaw andrebbe il 55 per cento del capitale del gruppo che uscirebbe da una fusione tra Chrysler e Fiat se l'accordo concluso con la direzione del costruttore americano avrà esito positivo, secondo quanto riferisce il Wall Street Journal.

Secondo i termini dell'accordo, che il quotidiano statunitense ha potuto consultare, la Fiat avrebbe «alla fine» il 35 per cento dell'insieme, mentre i poteri pubblici americani e i creditori avrebbero il restante dieci per cento.

L'accordo, annunciato domenica, è attualmente sottoposto al voto dei membri dell'Uaw, che hanno fino a mercoled' per accettarlo o respingerlo, il giorno prima della scadenza dell'ultimatum fissato dall'amministrazione Obama alla direzione di Chrysler per presentargli un piano realizzabile di ristrutturawione, senza il quale sarebbe inevitabile il deposito dei bilanci.

L'accordo comprende modifiche al contratto collettivo e alla struttura dei vantaggi sociali di cui beneficiano gli operai. Un accordo con l'Uaw e un accordo con i creditori di Chrysler sono condizioni sine qua non della conferma di un partenariato con Fiat, voluto dal governo statunitense.

Secondo il Wall Street Journal, l'accordo prevede la sospensione degli aggiornamenti dei salari sull'andamento dell'inflazione e che le ore di straordinario non saranno più che a partire da 40 ore a settimana. Il giorno festivo di cui gli operai beneficeranno per Pasqua sarà soppresso nel 2010 e nel 2011.

Il sindacato si prenderebbe in carico l'assicurazione malattia degli operai in pensione da Chrysler attraverso un fondo, chiamato Veba, che sarà dotato di 4,6 miliardi di dollari. Il costruttore vi verserà 300 milioni nel 2010 e nel 2011, e i versamenti potranno raggiungere 823 milioni tra il 2019 e il 2023, secondo quanto viene riferito.

Il fondo dovrebbe disporre di una parte del capitale di Chrysler sufficiente perchè sia rappresentato nel consiglio d'amministrazione del gruppo, precisa l'accordo.

Un altro accordo era stato raggiunto domenica con gli operai canadesi del sindacato Tca, che rappresenta 240 milioni di dollari l'anno di economia.

Chrysler deve ora mettersi d'accordo con i suoi creditori, ai quali il costruttore deve circa 6,9 miliardi di dollari: l'amministrazione domanda loro di non toccare che il 22 per cento delle somme che sono loro dovute, ricevendo in compenso il 5% della «nuova» Chrysler.

La ristrutturazione del debito dell'altra casa automobilistica statunitense sull'orlo del fallimento, General Motors, prevede che il Tesoro Usa e il sindacato Uaw debbano detenere insieme l'89 per cento del capitale di Gm, in un rapporto non precisato. I detentori di titoli obbligazionari avranno il 10 per cento e gli azionisti attuali l'1 per cento.