24 aprile 2024
Aggiornato 16:30

Commercio, Coldiretti: bene etichetta origine contro contraffazioni

Progetto di Coldiretti “Per una filiera agricola tutta italiana” per fermare speculazioni ed inganni a difesa delle vere produzioni Made in Italy

ROMA - L’approvazione della Commissione agricoltura del Senato del disegno di legge di iniziativa del Presidente Paolo Scarpa Bonazza Buora, contenente «Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti alimentari», rappresenta un importante risultato in linea con il progetto di Coldiretti «Per una filiera agricola tutta italiana» per fermare speculazioni ed inganni a difesa delle vere produzioni Made in Italy.

La proposta licenziata dalla Commissione contiene - sottolinea la Coldiretti - la rilevante novità di imporre l’obbligo di riportare nell’etichettatura l’indicazione del luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola utilizzata.

Si tratta - continua la Coldiretti - di una evoluzione della normativa vigente in quanto la suddetta iniziativa introduce l’obbligo di indicare nell’etichettatura «il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola utilizzata» così superando i problemi di compatibilità con la normativa comunitaria sollevati dalla Commissione europea e consentendo ai consumatori di riconoscere il vero «made in Italy» agroalimentare.

Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è riuscita ad ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva. Ma l'etichetta - ha concluso la Coldiretti - resta anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello, per la pasta, le conserve vegetali come il pomodoro proveniente dalla Cina e i succhi di frutta, ma anche per yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine.