2 maggio 2024
Aggiornato 14:30

Crisi, Trichet: Governi tardano ad attuare piani di rilancio

«Ok nazionalizzazione Banche ma statuto resti di diritto privato»

ROMA - I governi tardano ad attuare i piani di rilancio dell'economia, ma per riportare la fiducia sui mercati è fondamentale la rapidità degli interventi. A sostenerlo è il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, in una lunga intervista al Sole 24 Ore.

«Non direi che i governi sono stati lenti. Direi piuttosto che a livello mondiale, e quindi anche della zona dell'euro, non stati abbastanza rapidi per essere interamente convincenti agli occhi degli operatori economici. Le misure di sostegno decise - afferma Trichet - sono molto significative, rappresentano nell'Unione il 23% del Pil, ma non sempre state introdotte in modo efficace». Ecco perchè «le misure decise a Londra - aggiunge - debbono essere introdotte rapidamente e nel modo più professionale possibile».

NAZIONALIZZAZIONE BANCHE - Quanto all'ipotesi, discussa in molti Paesi, di nazionalizzare le banche, il numero uno della Bce osserva: «quando si parla di nazionalizzazione vi sono due opzioni. Nella prima opzione, lo Stato prende il controllo di una banca, sena però modificare l'impianto legale. La società rimane di diritto privato e il governo è un semplice azionista. Nella seconda opzione, lo Stato cambia la natura stessa dell'istituto di credito, che diventa di diritto pubblico. Dal mio punto di vista, se il controllo statale dovesse rivelarsi necessario, sarebbe preferibile di gran lunga che fosse effettuato in base alla prima opzione». Del resto «in alcuni casi eccezionali - conclude - il controllo di un istituto di credito da parte dello Stato potrebbe rivelarsi necessario e inevitabile».