4 maggio 2024
Aggiornato 18:30

Brunetta alle statali, non fate spesa a lavoro. Carfagna protesta

E su aumento età pensioni vecchiaia: «Rispetteremo sentenza Ue»

ROMA - Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, attacca le impiegate statali che fuggono dal posto di lavoro per andare a fare la spesa e che, subito dopo lo shopping, se ne vanno a casa per accudire mariti e figli. Affermazioni che scatenano la protesta della collega di governo Mara Carfagna e di una platea composta quasi esclusivamente da donne durante un convegno sulle pari opportunità. Botta e risposta al vetriolo tra i due esponenti dell'esecutivo, con Brunetta che dopo qualche ora torna sull'argomento per precisare che non c'è stato alcuno scontro con il ministro delle Pari opportunità.

«Non voglio più che le donne scappino dai posti di lavoro per andare a fare la spesa - ha detto Brunetta intervenendo a un incontro sul tema 'Women at work' - per poi vederle tornare a casa all'una e mezza con le buste in mano, avendo così una difficile conciliazione con i tempi del lavoro e della famiglia». Parole che hanno provocato la reazione piuttosto vivace delle donne presenti nella sala polivalente della presidenza del consiglio.

«Protestate pure - ha rincarato la dose l'inquilino di Palazzo Vidoni - ma è così. Ovvio, ovvio, ovvio. E' così, così. Vi siete chieste il perchè della femminilizzazione della scuola e del lavoro ministeriale? E come mai ci siano poche donne ai vertici? Io sto rompendo in generale, ma sto cercando di rompere un equilibrio perverso. La lotta all'assenteismo per malattia, per esempio, è una lotta di liberazione per le donne. Far finta di essere malate per accudire i mariti, la famiglia, vuol dire buttare via la propria dignità professionale e deontologia».

La replica di Carfagna non si è fatta attendere. Rivolgendosi alla platea femminile, il ministro della Pari opportunità ha suggerito di non cadere nelle provocazioni di Brunetta. «Non fatevi scoraggiare - ha detto Carfagna - non cadiamo nelle facili provocazioni». Giusto il tempo di un paio di ore e in occasione della presentazione di un fondo di venture capital per le Pmi nel Mezzogiorno, il responsabile della Funzione pubblica ha gettato acqua sul fuoco.

«Non c'è nessun conflitto con Carfagna - ha spiegato Brunetta - non voglio donne sandwich, schiacciate tra lavoro e famiglia. Voglio dipendenti pubbliche brave, che facciano carriera, che arrivino ai vertici delle rispettive amministrazioni e non costrette dalla famiglia, dai genitori, dai figli e dai nonni a dividersi in molti ruoli facendo venir meno le proprie aspettative di salario».

Prima dello scambio di battute polemico, Brunetta aveva annunciato che il Governo equiparerà entro l'estate i requisiti per le pensioni di vecchiaia tra uomini e donne nella pubblica amministrazione. «Prima dell'estate la sentenza dell'Europa deve essere rispettata e si farà - ha affermato - poi si aprirà un dibattito sul resto del sistema e si deciderà come procedere». Anche su questo tema, Carfagna ha detto la sua. «Non si può dire e non si dirà di no» all'Europa, ha dichiarato. Il ministro delle Pari opportunità ha però posto due condizioni: che l'innalzamento sia «graduale» e che «i risparmi ricavati siano destinati a sostenere le donne che lavorano».