4 maggio 2024
Aggiornato 17:30

Catiuscia Marini sulle misure dell’UE per fronteggiare la crisi economica

Un confronto aperto a tutti al quale ha partecipato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti

TODI – «Solo con un’azione coordinata di tutti i paesi europei si può pensare di mettere in campo delle serie politiche utili a dare delle risposte al problema della crisi economica». A parlare è Catiuscia Marini, europarlamentare del Pd\Pse, che ha promosso un incontro sulla «Crisi dell’economia e le ripercussioni sul territorio», che si è tenuto a Todi, sabato 28 marzo, alla presenza di Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione Umbria. Un’iniziativa, dunque, per illustrare le iniziative intraprese dall’Unione Europea che ha approvato un piano europeo di ripresa economica.

«Il punto centrale delle iniziative dell’Ue – ha dichiarato Catiuscia Marini -, riguarda il credito, quindi gli investimenti sui mercati finanziari e anche gli aiuti pubblici che gli stati membri e i governi stanno affrontando per il sistema bancario che devono servire a riaprire l’accesso al credito per le famiglie e le imprese. Ma l’Ue propone anche un programma di investimenti pubblici utilizzando al meglio alcune delle risorse che già sono in campo sia nel settore dell’efficienza energetica per investimenti sia pubblici che privati, finalizzati a far ripartire un importante settore, come quello dell’edilizia, sia interventi sui collegamenti transeuropei». «E poi ancora politiche mirate, come quelle sull’auto – ha proseguito l’europarlamentare -, perché è un settore che tiene insieme un settore strategico dell’indotto e della filiera dell’industria manifatturiera legata all’auto». Dall’Unione Europea, inoltre, non arriva solo ai Paesi membri l’invito a seguire le direttive del piano di ripresa economica, ma anche un monito a valutare la crisi che da economica si sta trasformando in sociale. E proprio a riguardo Catiuscia Marini ha parlato del Fondo Sociale Europeo.

«Anche il fondo sociale europeo viene messo a disposizione per misure quali quelle della formazione e riqualificazione del personale – ha aggiunto -, cercando di supportare anche con adeguati sussidi grandi questioni come la disoccupazione. E proprio l’Italia ha bisogno di una vera misura di supporto alla disoccupazione, non solo alla cassa integrazione ma anche per quei giovani precari che vengono espulsi dal mondo del lavoro, senza avere un supporto sociale».

Un incontro, inoltre, per discutere e confrontarsi con i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle imprese, le organizzazioni sindacali, i lavoratori, i cittadini ed i rappresentanti delle amministrazioni comunali, sulle politiche e le misure che i diversi livelli istituzionali stanno assumendo per contrastare gli effetti negativi della crisi e per dare fiducia alla ripresa economica. «Una discussione quella di oggi anche calata nel territorio – ha concluso Catiuscia Marini -. La crisi ormai è entrata nella nostra città, nelle nostre famiglie e nel nostro territorio produttivo, soprattutto per le piccole e medie imprese, che più di altre stanno soffrendo della stretta creditizia e della mancata domanda sul mercato. Siamo preoccupati per le sorti delle nostre aziende che sono il punto di riferimento della nostra economia locale che hanno lavoratori in cassa integrazione o che sono prive di commesse e dobbiamo cercare, tutti insieme, di capire come alcune misure già messe in atto possano allentare la crisi».

Dal canto suo Maria Rita Lorenzetti ha illustrato la manovra finanziaria e di bilancio per il 2009 che riguarda gli interventi a favore delle famiglie, dei lavoratori interessati da crisi aziendali o occupazionali e per fronteggiare la crisi finanziaria. «Per affrontare la crisi abbiamo costituito un fondo di garanzia per l’accesso al credito ed il consolidamento delle esposizioni delle pmi regionali – ha affermato la presidente Lorenzetti -, che si stima possa attivare finanziamenti per oltre 200 milioni di euro, interventi per 2 milioni di euro per la capitalizzazione dei consorzi fidi e delle cooperative artigiane di garanzia, e un fondo di 1,5 milioni di euro di controgaranzia per le imprese artigiane».