3 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
Il Pil a rischio per il 2009: si prospetta -2,5%

Crolla la produzione

Confindustria denuncia i numeri della crisi della produzione industriale

C'è la probabilità che il Pil nel 2009 sia pari a -2,5%. A lanciare l'allarme è Confindustria che ha analizzato i dati Istat sull'andamento della produzione industriale del 2008 che ha registrato un calo del 4,3% annuo e il crollo del 12% solo nel mese di dicembre. I dati più scoraggianti arrivano dal comparto auto la cui produzione ha subito un calo del 18% nel 2008 e del 48% solo a dicembre.

La produzione industriale ha subito il quarto disavanzo consecutivo: l'ultimo trimestre 2008 la flessione è stata pari al 7,5% ovvero il dato maggiore dal 1990 ad oggi.

Per gli esperti di Confindustria «la riduzione della produzione industriale italiana dal picco del dicembre 2006 è ora del 17,2% e riporta l'attività ai livelli del febbraio 1994. Denota la recessione più forte del dopoguerra».

Ogni settore di produzione industriale ha registrato segno negativo: -20,4% per i beni intermedi, -18% per i beni strumentali, -7,1% per i beni di consumo, ripartiti in -13,2% per quelli durevoli e -5,5% per i beni non durevoli. Anche la produzione di energia ha subito un calo pari a quasi il 10%.

Nell'attività economica, a dicembre si sono sentiti maggiormente gli effetti della crisi nel settore dei mezzi di trasporto (-31,5%), della lavorazione di minerali non metalliferi (-25,3%), della gomma e materie plastiche (-25,2%) e della produzione di metallo e prodotti in metallo (-22,4%).

Le eccezioni? Le industrie alimentari e delle bevande sono rimaste sostanzialmente stabili, il comparto manifatturiero ha registrato un leggero miglioramento pari al 0,4% così come le industrie per la raffinazione del petrolio (+0,9%).

A.Dra