25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Ripartizione delle quote latte

Confagricoltura, Cia, Copagri: “Bene la posizione della Regione”

Le organizzazioni degli imprenditori agricoli giudicano positiva la proposta dell'assessore Rabboni di adottare un criterio di equità nei confronti dei produttori in regola

Confagricoltura, Cia e Copagri dell'Emilia-Romana esprimono soddisfazione per la proposta dell'assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna Tiberio Rabboni riguardante la predisposizione dei provvedimenti ministeriali in materia di assegnazione e distribuzione delle quote latte aggiuntive ottenute dall'Italia.

«Non possiamo che condividere e appoggiare la proposta inviata dalla Regione Emilia-Romagna al ministro Zaia – commentano i presidenti delle tre organizzazioni – soprattutto perchè il criterio identificato da Rabboni ruota attorno ai concetti di equità e di giustizia nei confronti degli allevatori che hanno sempre lavorato nel rispetto delle regole».

La proposta è contenuta in un documento sottoscritto dall'organizzazione degli imprenditori agricoli e inviato al ministero. «Concordiamo inoltre sulle necessità identificate da Rabboni – proseguono Mario Girolami (Confagricoltura), Nazario Battelli (Cia) e Pietro Minelli (Copagri) - da un lato di dare seguito immediatamente al trasferimento alle regioni del 2% dell'aumento della quota nazionale ricevuta dallo Stato all’inizio del 2008, affinchè sia assegnato alle aziende, e dall’altro che si destini una buona parte degli introiti derivanti dalla futura regolarizzazione dei vecchi contenziosi agli allevatori che hanno effettuato investimenti per mettersi in regola e a compensazione della progressiva perdita di valore patrimoniale delle attuali quote latte».

Per le assegnazioni delle nuove quote, il documento sottoscritto da Copagri, Cia e Confagricoltura propone «che i beneficiari siano esclusivamente coloro che si sono messi in regola con i versamenti ed abbiano aderito alla nuova rateizzazione qualora il versamento non copra l'intero importo, non abbiano venduto quote e continuato a produrre in esubero, si impegnino a non cederle in futuro separatamente dall'azienda e rinuncino preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso sulle quote latte con l'amministrazione pubblica». Bene, per le tre organizzazioni, anche alla richiesta che le nuove quote vengano assegnate anche a coloro che in corso di campagna per regolarizzarsi le hanno acquisite in affitto da terzi.

Positivo infine il richiamo all’attivazione di interventi volti a sostenere i prezzi e a regolare la produzione del latte per i formaggi DOP come il Parmigiano-Reggiano e il Grana Padano.