La posta elettronica certificata è la nuova sede “virtuale” delle aziende
Per le nuove imprese societarie l’obbligo della Pec è già scattato il 29.11.2008 e l’indirizzo dovrà essere inserito nella domanda di iscrizione al Registro delle Imprese
L’ultimo tassello per consentire alla Camera di Commercio di Campobasso di dialogare completamente on line anche con le proprie aziende è arrivato dal c.d. decreto anti crisi (decreto legge 185/2008), che ha reso obbligatoria – anche se solo per le società – la dotazione di una sede «virtuale» della propria azienda presso cui gestire tutte le comunicazioni tramite l’indirizzo di Posta elettronica certificata (PEC).
Per le nuove imprese societarie l’obbligo della Pec è già scattato il 29.11.2008 e l’indirizzo dovrà essere inserito nella domanda di iscrizione al Registro delle Imprese, unitamente all’indicazione dell’indirizzo tradizionale della sede «fisica» dell’azienda (art. 16 d.l. 185/08).
Mentre le società che già iscritte avranno 3 anni di tempo per adeguarsi ed i professionisti 1 anno.
L'iscrizione dell'indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria.
L’iscrizione è un vero e proprio obbligo e non una semplice facoltà, equiparato all’indicazione del comune, via e numero civico della sede «fisica». Saranno gli studi notarili – che di regola depositano il modello S1 per gli atti costitutivi di società – a dover gestire, per la neo costituita società, l’iscrizione della Pec nel quadro della sede legale.
La casella di posta elettronica viene attivata presso uno dei gestori accreditati dal Cnipa.
Il valore giuridico della Pec è equiparato alla tradizionale raccomandata A/R e alle notificazioni a mezzo posta, consentite dalla legge (art. 48 Codice amministrazione digitale, Dlgs. 82/2005).
Ogni interessato potrà così notificare, se in possesso di Pec, atti legali, contratti, diffide, richieste sottoscrivendo i documenti con firma digitale e trasmettendo il tutto all’indirizzo Pec della società pubblicato nel Registro Imprese.
L’azienda potrà avere più indirizzi di posta elettronica certificata, ma solo una di queste potrà essere pubblicata nel Registro imprese e identificherà la vera e propria «sede elettronica» della società presso cui potranno essere recapitati tutti gli atti e documenti a valore legale a prescindere dal consenso della società.
La consultazione per via telematica dei singoli indirizzi di posta elettronica certificata nel registro delle imprese o negli albi o elenchi avviene liberamente e senza oneri.
Anche i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato dovranno comunicare ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro un anno.
La previsione è stata estesa anche alle amministrazioni pubbliche, che dovranno dotarsi di casella di posta elettronica certificata.
«La Camera di Commercio di Campobasso - commenta il presidente Paolo di Laura Frattura - dal 2006 si è dotata di indirizzo di posta elettronica certificata che utilizza per comunicare telematicamente con le altre istituzioni, pubblicato anche sul sito internet www.cb.camcom.it. Unitamente a tale attività ha adottato un sistema di gestione dei flussi tramite protocollo informatico, al fine di ridurre le spese di funzionamento e di spedizione, fascicolando digitalmente tutti i documenti in entrata e in uscita. È stata inoltre tra i primi enti a convocare i propri amministratori tramite posta elettronica certificata, dopo averli dotati di casella pec, e a comunicare con le stesse modalità con le associazioni di categoria. Per il futuro la Camera di Commercio intende puntare sulla totale digitalizzazione dei flussi documentali e dei relativi strumenti di comunicazione, proprio scommettendo sull’utilizzo della firma digitale e della posta elettronica certificata. Il decreto anti-crisi aiuta così l’Ente camerale a completare il processo innovativo in corso – conclude Paolo di Laura Frattura ».
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