27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
«Concordiamo pienamente con la linea espressa da Federgioco. Il numero dei casinò non può salire»

FIPE: «No a nuovi Casinò»

È questo il commento di Edi Sommariva, direttore generale Fipe, in merito alla bocciatura di Federgioco sull’apertura di nuove case da gioco

«Concordiamo pienamente con la linea espressa da Federgioco. Il numero dei casinò esistenti non può salire. Il mercato è ampio e articolato tanto da offrire molte alternative. Attualmente i giocatori lasciano sul tavolo oltre 40 miliardi di euro l’anno. È impensabile l’idea di veder aumentare ulteriormente una somma già così alta in un momento di crisi globale».

È questo il commento di Edi Sommariva, direttore generale Fipe, in merito alla bocciatura di Federgioco sull’apertura di nuove case da gioco.
«La politica – sostiene Sommariva – deve avere una visione complessiva e non trattare il settore a compartimenti stagni per evitare, come avviene adesso, che si verifichino confusioni legislative a scapito di un mercato trasparente. Bisogna trattare le questioni più importanti andando al di là della rivendicazione di microinteressi che spesso sono pure in contrasto al loro interno, pena un’asimmetria di regolamentazione dannose per tutti. Il caso dell’Unire è emblematico. Sottrarre, come ha fatto il Governo con gli ultimi provvedimenti, al barista una percentuale di entrate dalle slot machine per destinarle alle corse dei cavalli è una manovra scriteriata. Il bar è un settore già in crisi che si è speso ulteriormente con l’iniziativa «Un prezzo da amico» e non può sostenere altri sacrifici né a favore dell’Unire, né a favore dei casinò».